Le origini del male, il nuovo horror di JohnPogue

È appena uscito, ieri 26 giugno, “Le origini del male”, si tratta del nuovo film horror di John Pogue, e nel cast ci sono Jared Harris’s, Olivia Cooke, Rory Fleck-Byrne, Erin Richards e Sam Claflin.

Ecco la sinossi ufficiale:

Nascosto in una tenuta appena fuori Londra, il professor Coupland, aiutato da un gruppo di
studenti, conduce un “esperimento” su Jane Harper, una ragazzina che cela segreti inconfessabili. I ricercatori finiranno col risvegliare forze oscure più terrificanti di quanto avrebbero mai potuto immaginare. Ispirato a fatti realmente accaduti, il film è interpretato da Jared Harris (“Mad Men” e Sherlock Homes-Gioco di ombre), Sam Claflin (Hunger Games: La ragazza di fuoco), Olivia Cooke (“Bates Motel”), è diretto da John Pogue ed è scritto da Craig Rosenberg, Oren Moverman e John Pogue, a partire da una sceneggiatura di Tom de Ville.

L’ispirazione per Le origini del male nasce da una storia incredibile: veri scienziati impegnati
a studiare in alcuni laboratori medici esperienze umane inspiegabili come la presenza di fantasmi,
la chiaroveggenza, la psicocinesi. Il produttore spiega:

Si trattava di un esperimento condotto a Toronto alla metà degli anni ’70. I ricercatori stavano lavorando all’idea che i ‘poltergeist’ potessero essere originati da un’energia emotiva particolarmente intensa e, per dimostrarlo, si erano decisi a tentare di creare un essere soprannaturale sfruttando la loro stessa energia emotiva.

La paura crescente di Le origini del male è generata interamente da una ragazza: Jane
Harper, che si è sottoposta all’esperimento del dottor Coupland nella speranza che lui riesca a
curarla liberandola dal suo comportamento strano e dai sintomi inquietanti che la porterebbero
all’internamento in un ospedale psichiatrico.  Il regista racconta:

Trovare la giusta Jane Harper ha rappresentato un’autentica sfida. Lo spettro delle emozioni che l’attrice deve trasmettere è molto ampio e complesso. Conosciamo molti attori che possono incutere terrore ma che non suscitano empatia, e ce ne sono molti che sono esattamente il contrario. Per cui trovare qualcuno come Olivia che riesce ad ottenere entrambe le cose è stato semplicemente fantastico.

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