Tutti i premi di Berlino che danno lustro al cinema italiano – Fuocoammare

Il film italiano “Fuocoammare“, diretto da Gianfranco Rosi, ha vinto l’Orso d’Oro al 66° Festival di Berlino. Il regista intervistato dopo aver ricevuto il premio, ha dedicato il film e la vittoria alla generosità della gente di Lampedusa. 

Il suo film ha affrontato un tema d’attualità come quello dei migranti che attraversano il Mediterraneo e spesso approdano nell’isola siciliana. Il film che è stato coprodotto da RAI Cinema, è un secondo successo dopo il Leone d’Oro di Venezia conquistato nel 2013 con “Sacro GRA”. Fuocoammare per il tema trattato e per le modalità di trattazione dell’argomento, ha ottenuto anche altri riconoscimenti: i premi della Giuria ecumenica, di Amnesty International e il Berliner Morgenpost Readers’ Jury Award.

Ecco gli altri premi riassunti sul sito della RAI

li altri premi L’Orso d’Argento gran premio della Giuria, presieduta da Meryl Streep, è andato al bosniaco “Death in Sarajevo”, diretto da Danis Tanović (Oscar per il miglior film in lingua straniera nel 2002 con “No Man’s Land”), che conquista anche il premio Fipresci. Orso d’Argento per la miglior regia alla francese Mia Hansen-Løve per “Things to come”. Migliore attrice è la danese Trine Dyrholm per “The commune”, diretto da Thomas Vinterberg, mentre il riconoscimento per il miglior attore va al tunisino Majd Mastoura per “Hedi”, diretto da Mohamed Ben Attia, che ottiene anche il premio come migliore opera prima. Premio Alfred Bauer per le nuove prospettive al filippino Lav Diaz che stupisce con le otto ore di “A Lullaby to the Sorrowful Mystery”. Miglior sceneggiatura al polacco “United states of love” di Tomasz Wasilewski, miglior contributo artistico al taiwanese Mark Lee Ping-Bing per la fotografia di “Crosscurrent”, diretto dal cinese Yang Chao.

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