5 grandi film italiani in gara per la candidatura agli Oscar per il miglior film in lingua non inglese

La candidatura italiana agli Oscar per il miglior film in lingua non inglese sta per iniziare. I film in gara sono l’applauditissimo Baarìa di Giuseppe Tornatore al Festival di Torono, Fortapasc di Marco Risi la cui candidatura arriva proprio nel giorno in cui Napoli commemora il 24° anniversario dalla morte di Giancarlo Siani, giovane giornalista de Il Mattino ucciso dalla camorra nel cortile di casa, Il grande sogno di Michele Placido con grandi attori da Argentero a Scamarcio, Si può fare di Giulio Manfredonia che ha suscitato molto clamore e interpretato da un ottimo Claudio Bisio che difende la dignità e la liberà dei malati mentali, e Vincere di Marco Bellocchio l’ unico film italiano in concorso al New York Film Festival dove sara’ presentato il 26 settembre.
Questi appena presentati sono i cinque film scelti per contendersi la candidatura italiana alla corsa all’Oscar per il miglior film in lingua non inglese.

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Brunetta, Rossellini e il cinema

Renato Brunetta si conferma un personaggio imperdibile e dalla chiacchiera (intesa come capacità oratoria) tagliente. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e per l’Innovazione nei giorni scorsi si è scagliato contro il cinema. Nonostante le lodi del Presidente Berlusconi e del Ministro Bondi a Baarìa di Giuseppe Tornatore (Berlusconi è anche intervenuto in diretta nella trasmissione di Marzullo Cinematografo) e l’indubbio successo mediatico del Festival appena conclusosi, Renato Brunetta ha dichiarato: “Quello che si è visto a Venezia non fa ben sperare. Mi piacerebbe una Mostra del Cinema capace di attrarre su Venezia l’attenzione del mondo, meglio di Cannes e Berlino come stimolo all’industria italiana, ma non solo a quella, e che possa vantare un ruolo straordinario economico oltre che culturale, cosa che non si è vista finora”. Il Ministro ha poi continuato bacchettando l’intellighenzia cinematografica: “L’industria del cinema va trattata come qualsiasi altra industria, quindi senza privilegi. Gli spettacoli di qualsiasi tipo devono vivere sul mercato. L’equazione cinema uguale cultura, uguale fondi pubblici uguale sprechi, non so dove sta scritto. Si sono prodotti mostri e io denuncio questi mostri. Questo non vuol dire che l’industria del cinema non possa avere stimoli, incentivi o tassi agevolati”.

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Cinema italiano: la sua nuova crescita dal punto di vista di Anica

Anica ci parla del Cinema italiano: cresce la produzione, cambia il circuito distributivo delle sale.

Dopo vent’anni di depressione, la produzione cinematografica in Italia vive una stagione di rinascita culturale tornando al racconto, all’attore, al pubblico, al ruolo centrale del produttore. Cambia invece il circuito distributivo delle sale cinematografiche.

Riccardo Tozzi, presidente ANICA, anticipa alcuni temi del suo intervento al convegno di Somedia “Ciak: Business. Cinema e nuovi media in azione” (www.cinema.somedia.it) che si terrà il 18 settembre a Torino in occasione di Cineshow Lingotto Fiere – Pad. 3 – ore 10.00-18.00.

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Di me cosa ne sai: un film sul grande cinema italiano

Di me cosa ne sai, un film di Valerio Jalongo. Collaborazione alla regia di Giulio Manfredonia e Francesco Apolloni.

Di me cosa ne sai comincia come un’inchiesta su uno dei tanti misteri degli anni Settanta. Ma a differenza di altri misteri italiani senza soluzione, qui non ci sono cadaveri, nè stragi. C’è però l’improvviso, rapidissimo declino di un cinema che per trent’anni ha dominato le scene internazionali.
Com’è potuto succedere? Chi o che cosa ha ucciso il grande cinema italiano?
Questa domanda ci guida in un percorso ricco di testimonianze preziose e di riflessioni originali: da Mario Monicelli a Wim Wenders, da Dino De Laurentiis ad Andreotti, Ken Loach e moljti registi italiani.

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La Grande Guerra torna a Venezia. Biglietti gratuiti

A 50 anni di distanza dal Leone d’oro (ex aequo con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini) ritorna alla Mostra di Venezia il capolavoro di Mario Monicelli La grande guerra. Il film nominato all’Oscar e interpretato da Alberto Sordi e Vittorio Gassman, sarà proiettato il 1° settembre all’Arena di Campo San Polo di Venezia, un giorno prima dell’inaugurazione della Mostra Internazionale d’Arte cinematografica, nella sua versione lunga e restaurata, alla presenza del maestro 94enne Mario Monicelli.
Una serata speciale che vedrà non solo la proiezione gratuita del capolavoro del grande regista, ma anche un incontro aperto con il pubblico e la cerimonia di pre-apertura del Festival di Venezia che il giorno dopo aprirà ufficialmente i battenti al Lido.

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