Schermi di Piombo: l’immagine del terrorismo tra cinema e televisione

La Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia ha il compito di conservare la memoria storica del cinema italiano, preservando, ristampando e restaurando opere di grandi autori, testimonianze del gusto di un’epoca, film di ingegnosi artigiani che costituiscono, nell’insieme, la straordinaria ricchezza di una delle cinematografie più originali e creative del mondo. Il cinema, tuttavia, non si conserva soltanto proteggendo dall’usura del tempo il suo supporto fisico, la pellicola. Il cinema, arte e industria che racchiude ormai oltre un secolo di storie e cronache del nostro tempo, pretende una memoria viva e vibrante, riflessa dalla luce sullo schermo. Per questo motivo-oltre a conservare/preservare/restaurare il suo grande patrimonio filmico e a collaborare regolarmente con istituzioni culturali, festival, cineclub per garantire la più ampia diffusione possibile della conoscenza del cinema italiano, la Cineteca Nazionale espone le sue “collezioni” al Cinema Trevi, di cui cura i programmi.

E’ in corso, presso il Cinema Trevi, sede espositiva della Cineteca Nazionale (Conservatore Sergio Toffetti), la grande retrospettiva Schermi di piombo. Il terrorismo nel cinema italiano – a cura di Sergio Toffetti, Domenico Monetti, Luca Pallanch. La rassegna è la più completa sul tema finora realizzata (fino al 1˚ giugno). Saranno presentate le opere che hanno affrontato violenza politica, lotta armata, trame nere, attentati, sequestri, attacchi al “cuore dello Stato”, bombe, servizi segreti deviati, golpe; da La macchina ammazzacattivi di Roberto Rossellini, del 1948, a Guido che sfidò le Brigate Rosse di Giuseppe Ferrara, del 2007, passando per Maledetti, vi amerò di Giordana (1980) o La tragedia di un uomo ridicolo di Bertolucci (1981). I titoli in rassegna evidenziano un’iniziale latitanza di grandi autori: negli ultimi anni ’60 e nei primi ’70 il cinema italiano fa ancora affidamento sui generi – commedia satirica e poliziesco all’italiana – per soddisfare un “consumo di denuncia”, altra faccia del cinema civile dei Rosi e dei Petri (mese di aprile). Successivamente arrivano nomi quali Lizzani, Fellini, Rosi, Comencini, Bertolucci, Bellocchio, Amelio (mese di maggio).
Nell’ambito della rassegna è in programma una fitta serie di incontri e tavole rotonde. Saranno presenti storici, scrittori, giornalisti, critici cinematografici, registi, produttori, sceneggiatori, attori, quali Sergio Bazzini, Franco Bernini, Giovanni Bianconi, Paolo Breccia, Mario Bregni, Claudio Caligari, Mimmo Calopresti, Nicola Caracciolo, Vincenzo Cerami, Beppe Cino, Nico Cirasola, Arnaldo Colasanti, Guido Crainz, Francesca d’Aloja, Silvia Dal Prà, Giancarlo De Cataldo, Renato De Maria, Pierpaolo De Santis, Pablo Echaurren, Marco Erler, Massimo Felisatti, Giuseppe Ferrara, Marcello Fois, Mino Giarda, Roberto Herlitzka, Wilma Labate, Marco Leto, Carlo Lizzani, Gabriele Marconi, Sergio Martino, Italo Moscati, Sergio Nuti, Alain O’Leary, Luigi Perelli, Maurizio Salticchioli, Giancarlo Scarchilli, Vittorio Sindoni, Vincenzo Sparagna, Pasquale Squitieri, Christian Uva.

www.csc-cinematografia.it

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