Terry Gilliam e il suo mondo capovolto

Parte oggi e continua fino al 15 febbraio 2009, al Cinema Massimo, la rassegna “Il mondo capovolto. Retrospettiva Terry Gilliam”, un omaggio che il Museo Nazionale del Cinema dedica al regista americano. La retrospettiva ripropone tutti i film realizzati da Gilliam, coprendo un arco di tempo di oltre 30 anni, che va dalla sua collaborazione con i Monty Python fino alle sue opere più recenti.

*Nell’eterna e annosa guerra tra la realtà e la fantasia, Terry Gilliam è uno dei più carismatici, testardi e straordinari generali della seconda. Nel suo cinema non solo tutto è fantasia, ma tutto è anche sberleffo, offesa e rimedio alla realtà. Film dopo film, Gilliam ne individua i vassalli (burocrazia, tecnologia, ragione, scienza) e li aggredisce con la stessa irruente follia con cui Don Chisciotte si scaglia contro i mulini a vento. A volte l’assalto non finisce bene e la freddezza del Male trionfa (il finale di Brazil ne è il caso emblematico), raramente si arriva all’happy end (La leggenda del re pescatore, I fratelli Grimm), spesso è necessario passare attraverso le forche caudine del sacrificio (L’esercito delle dodici scimmie, Le avventure del barone di Munchausen). In tutti i casi, comunque, il capolinea è sempre meno importante del viaggio. Prima o poi i titoli di coda devono arrivare, lo esige la vita, ma ciò che conta è quanto viene mostrato prima: l’avventura, la magia, la visione. Nel cinema di Gilliam, l’occhio vuole e riceve la sua parte, in una sovrabbondanza barocca di segnali visivi che abitano praticamente ogni fotogramma e che non sono mai inseriti a caso, ma sottintendono vari livelli di lettura e fonti d’ispirazione (dai demoni dell’iconografia medievale alle allucinazioni di Goya e dei pittori fiamminghi, fino alla cultura pop, vedi gli enormi mattoni Lego che fanno da impossibile scenografia della fortezza ne I banditi del tempo).

Per conoscere date e orari delle proiezioni consultate il sito del museo del cinema

* il testo di Luca Castelli è la prima parte del saggio Le avventure del Barone Gilliam, pubblicato in “Il Mucchio Selvaggio”, n. 652, novembre 2008.

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