Cinema: le migliori attrici secondo David Lynch

 

Quali sono le più grandi attrici del cinema americano e mondiale? Le più belle, le più interessanti e quelle note per essere versatili? David Lynch non ha dubbi e parla delle donne che ha conosciuto da vicino sul grande schermo e che, lavorativamente parlando, non l’hanno lasciato indifferente.Secondo il suo punto di vista quindi “Laura Dern è la più grande attrice del mondo”. Occhi puntati, poi, su Isabella Rossellini che è “la creatura femminile più completa“. Lo ha raccontato recentemente alla rivista Max, ma in generale non ha mai tenuto nascosto come si crea quel legame artistico unico con le protagoniste dei suoi film. Ama parlare di questo lato di un mestiere che viene poco rivelato al pubblico e non è la prima volta che lo fa. A tal proposito ha detto: “Di una musa si abusa. E ci si lascia abusare da lei. Artisticamente parlando, ovvio”. Insomma impara a conoscere bene le attrici, in modo che possano dare il massimo dietro la macchina da presa.

Una in particolare è rimasta nel suo cuore per il suo modo di lavorare: “Laura Dern è l’unica con l’abilità totale e autentica di trasformarsi come un camaleonte, di diventare un’altra. È l’amica di una vita. È la mia famiglia. È supercoraggiosa. Se l’ultimo giorno del mondo dovessi scegliere un’attrice da portare sull’Arca di Noè, sceglierei lei”. Non dimentica, però, la Rossellini: “È di una bellezza sconvolgente e di un’intelligenza fresca e naturale. Possiede un mix unico di eleganza sofisticata e giocosità da bambina. Non è inquinata da supponenza alcuna. È pura. Dice sempre la verità”.
Da sempre molto innamorato della moglie, adesso è stato “pizzicato”, con qualche domanda cattiva. Durante l’intervista gli è stato chiesto se l’amore professionale che prova per le sue attrici rischia di superare quello reale. La risposta è curiosa:  “Adoro mia moglie, moltissimo. Ma sapete com’è la vita, no? Qualche volta ti va il gelato al cioccolato, altre volte invece il gelato alla vaniglia. Ci sono troppi sapori diversi al mondo per commettere la sciocchezza di perdersene qualcuno”.

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