Alice torna e diventa un Festival autonomo

Diventa un evento autonomo e non fa più direttamente parte del Festival di Roma nella sezione dedicata ai ragazzi, “Alice nella città“. La kermesse, comunque, si svolgerà parallelamente al Festival diretto da Marco Muller, dal 9 al 17 novembre. La location prescelta è quella tra gli spazi dell’Auditorium e un nuovo spazio attiguo di 300 posti, Casa Alice. Questo però non vuol dire che si tratterà di due appuntamenti separati, perché ci sarà una sorta di collaborazione, soprattutto per quel che concerne il lancio dell’attesissimo ultimo film della saga di Twilight, “Breaking Dawn II”. Per l’occasione il 3 è infatti prevista una maratona di 24 ore con proiezioni, giochi, eventi a tema.

La delusione per i fan dei vampiri però è in agguato, visto che i protagonisti non saranno presenti. Questo per un semplice motivo:  il giorno precedente saranno occupati con la prima mondiale del film a Los Angeles. Nel concorso “Alice nella città” vede la sua chiave principale, con 14 film in gara,quattro anteprime mondiali, fra cui l’italiano “Pulce non c’è” di Giuseppe Bonito e “Jeunesse”, della figlia del regista francese Louis Malle, Justine. Da non dimenticare la pellicola fuori concorso ma in anteprima mondiale che sarà il film-evento “Il piccolo principe 3D” di Pierre-Alain Chartier.

Se parliamo di numeri, sette film saranno tratti da libri, sei le opere prime in concorso. da tenere d’occhio tra le opere che potrebbero fare più successo, il film belga “Kid”, “Baby girl”, girato nel Bronx, e “La Pasion de MichelAngelo”, ambientato nel Cile di Pinochet. Come dimenticare, poi, che fuori concorso ci sarà il film Disney di Natale “Ralph Spaccatutto”, e come evento speciale l’anteprima di “Beautiful Creatures”. Soddisfatto il direttore artistico Gianluca Giannelli, il quale ha detto: “Cercheremo di raccontare un cinema indipendente e nuovo, mostrando la vivacità di cinematografie come quella belga, argentina, brasiliana. Nel cinema per i più giovani c’è sempre più voglia di raccontare piccole storie di quotidianità”.

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