Cesare deve morire verso il successo: tripla nomination agli Efa

 

Se ne parla da settimane del fenomeno “Cesare deve morire”, il film che già di recente ha guadagnato l’Orso d’Oro al Festival di Berlino e la candidatura come film italiano per gli Oscar. Ora arriva una ulteriore notizia positiva. Ha ricevuto una nomination agli Efa, gli European Film Academy. Per i fratelli Taviani, Paolo e Vittorio, è già una vittoria e nell’ambiente non si fa altro che parlare della pellicola. Al concorso lotterà per vincere attraverso ben tre categorie: miglior film, miglior regista e anche miglior montaggio. Vedremo se riuscirà davvero a spuntarla.

A rendere nota questa importante new, European Film Academy ed Efa Productions, nelle scorse ore, al Seville European film Festival. La palla passa ora ai 2700 membri dell’Efa i quali dovranno votare i vincitori e assegnare il riconoscimento per una kermesse da non sottovalutare. I premi, infatti, si possono considerare il corrispettivo europeo degli Oscar.

L’assegnazione è prevista per il prossimo dicembre a Malta e i fratelli Taviani non sono i soli a contendersi il riconoscimento di miglior film 2012. C’è ad esempio, il franco-tedesco “Amour” di Michael Haneke, il tedesco “Barbara”, di Christian Petzold, il francese “Intouchables”, di Olivier Nakache e Eric Toledano, il danese Jagten di Thomas Vinterberg, il britannico “Shame”, di Steve McQueen. Per quanto riguarda invece il premio di miglior regista, la coppia italiana non è sola ma deve vedersela con  Thomas Vinterberg, Michael Haneke, Steve McQueen e Nuri Bilge Ceylan. Cesare deve morire è una pellicola particolare. Si tratta di un docu-drama che racconta la messa in scena di Giulio Cesare di Shakespeare da parte dei detenuti di Rebibbia, quindi in un contesto difficile per antonomasia. Il film ha ricevuto pure otto candidature ai David di Donatello 2012, come miglior film e miglior regista e ne ha vinti ben cinque. Una esperienza forte e importante non solo per lo spettatore che vede il film, ma anche per i registi che l’hanno girato.

 

 

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