Ritardata di un mese l’uscita di Jobs, il biopic sul fondatore della Apple

L’uscita di Jobs, il film che racconta la storia di Steve Jobs, indimenticato fondatore della Apple, dopo vari slittamenti, è stata fissata al 14 novembre, praticamente ad un mese e mezzo dalla data prevista al suo annuncio.

La pellicola è stata diretta da Joshua Michael Stern e nei panni del fondatore della Apple c’è Ashton kutcer – che mostra anche una certa somiglianza fisica con il giovane Steve Jobs – e racconta la vita del giovane Steve dal ritiro dal college fino alla fondazione dell’azienda più famosa del mondo.

Uscito negli Stati Uniti nella seconda metà del mese di agosto, “Jobs”, nonostante i nomi blasonati nel cast e l’ammirazione generale dell’uomo e del personaggio Steve Jobs, non ha fatto registrare il successo che tutti si aspettavano, piazzandosi solo al settimo posto nella classifica dei film più visti.

Il problema? Secondo molti una sceneggiatura troppo superficiale che non racconta davvero chi era Steve Jobs – il suo carattere, le sue passioni, il suo genio – che si affianca ad una interpretazione di Ashton Kutcher troppo patinata, lontana dall’hippy genio dell’informatica che è stato Steve Jobs fino alla fondazione della sua azienda.

Jobs – La trama 

Steve Jobs è un ragazzo cresciuto in un sobborgo operaio nel nord della California che, dopo aver inaspettatamente deciso di abbandonare il college – parte per un viaggio in India alla ricerca dell’illuminazione e, come tanti della sua generazione, sperimenta droghe allucinogene, trovandosi alla fine a fare un lavoro anonimo e comune.

Ma la vita da impiegato non fa per lui e così Jobs decide di cimentarsi nel marketing per promuovere una scheda computer inventata da un suo amico d’infanzia, il cervellone Steve “Woz”Wozniak (Josh Gad). Saranno loro due e qualche altro amico a dare vita a quello che oggi conosciamo come Apple dedicandosi all’assemblaggio delle schede nel garage dei suoi genitori.

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