Film “La corazzata Potemkin”: grande restauro e ritorno al cinema

Il film “La corazzata Potemkin” è un film diretto da Sergej M. Ejzenštejn nel 1925. È una delle più note e influenti opere della storia del cinema, e per i suoi valori tecnici ed estetici è generalmente ritenuto fra i migliori film di propaganda nonché una delle più compiute espressioni della settima arte.

In Italia oramai è fantozzianamente divenuto simbolo di un cinema punitivo e noiosissimo. Ma “La corazzata Potemkin” è una delle pietre miliari della storia del cinema, un capolavoro del muto, un film che ha influenzato per anni registi di tutte le provenienze.
La corazzata Potemkin” è stato, inoltre, inserito nella lista dei 100 film fondamentali redatta dal Toronto Film Festival.

Il film, oggi, è stato oggetto di un restauro definitivo durato 10 anni, con il quale sono state restituite scene tagliate nel corso del tempo, tutti e 146 i cartelli delle didascalie e la colonna sonora firmata nel 1926 da Edmund Meisel. In pratica, il film è tornato ad una forma pressoché identitica a quella presentata per la prima volta a Mosca 85 anni fa.

Quest’edizione restaurata del film “La Corazzata Potemkin” sarà nuovamente in sala, negli USA, a partire dal prossimo 14 gennaio.

Il film “La corazzata Potemkin” è un racconto, parzialmente inventato, dell’ammutinamento dei marinai dell’incrociatore corazzato Kniaz Potëmkin Tavrievskil, scoppiato a Odessa il 27 giugno, uno degli episodi che si svolsero in Russia durante i movimenti rivoluzionari del 1905.
Commissionato dal governo sovietico per il ventennale, il film è costruito come un dramma in cinque atti che lo stesso S.M. Ejzenštejn titolò: 1) Uomini e vermi; 2) Dramma sul ponte; 3) Il sangue grida vendetta; 4) La scalinata di Odessa; 5) Il passaggio attraverso la squadra.
Ognuna delle cinque parti – paragonabili ai movimenti di una sinfonia – è imperniata su un elemento che ne costituisce l’unità visiva.

Trama del film “La corazzata Potemkin
Nel giugno del 1905, tra l’equipaggio della corazzata russa Potemkin regna un vivo malcontento a causa dei maltrattamenti cui sono sottoposti i marinai. Il malcontento si trasforma in ammutinamento, quando il comandante ed il medico dell’ unità rifiutano di accogliere le giuste proteste dei marinai per il pasto ricavato da cibi nauseabondi. La corazzata raggiunge quindi il porto di Odessa, dove il gesto compiuto dai marinai si diffonde rapidamente tra la popolazione, provocando manifestazioni di plauso e di incoraggiamento. Ma l’ intervento delle guardie imperiali reprime nel sangue l’entusiasmo della popolazione. Nel frattempo un’intera squadra navale della marina russa naviga verso la città sul Mar Nero per ricondurre all’ordine gli ammutinati del Potemkin. Quando lo scontro sembra irreparabile, e la fine della corazzata prossima, gli equipaggi delle navi inseguitrici rifiutano di aprire il fuoco e la Potemkin è salva.

Trailer del film “La corazzata Potemkin” – versione restaurata

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4 festivals, una sola terra: BolzanoFilmFestival


Come tutte le terre di frontiera Bolzano nasconde una vena ed un’attitudine alla multiculturalità e alla commistione di generi. Come tutte le terre di frontiera ha vissuto le contraddizioni, le violenze, le alterazioni e i continui cambiamenti che invece di obnubilarla l’hanno resa forte e vigile alle nuove tendenze. Lo spirito di coesione genera un festival, esempio appunto di convivenza e di sperimentazione incrociata, il 4FilmFestival. Bolzano ospiterà questo International Film Festival nato dalla felice unione di 4 diverse manifestazioni, alcune già presenti negli scorsi anni altre nate per questo interessante progetto di cooperazione, dal 17 al 25 ottobre all’ EURAC Center e alla Sala Videodrome.

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Ai nastri di partenza la 27esima edizione delle Giornate del Cinema Muto

Nel 1982 si tenne la prima edizione delle Giornate del Cinema Muto, Cinemazero presentò presso l’Aula Magna del Centro Studi di Pordenone la collezione di film di Max Linder della Cineteca del Friuli.
Intitolata “Le roi du rire: alle origini del cinema comico”, doveva trattarsi di una rassegna una tantum… e invece eccoci oggi, Ottobre 2008, alla 27esima edizione.
Si, perchè la prima edizione fu notata dal decano degli storici italiani di cinema, Davide Turconi, che propose subito la seconda edizione. E così di anno in anno, Le Giornate del Cinema Muto, è diventato sempre più un evento importante. Davide (classe 1911) è stato direttore delle Giornate fino al 1989, continuando a far parte del consiglio direttivo fino al 1998. Dal 1999 al 2005, anno della sua morte, è stato presidente onorario del festival. A partire dall’edizione del 1997 le Giornate sono dirette dal critico e storico cinematografico inglese David Robinson.

Questa edizione, la 27esima appunto, si terrà a Pordenone dal 4 all’11 ottobre.

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Strade del Cinema 2008 ad Aosta dal 10 al 17 Agosto

Anche quest’anno torna il Festival Internazionale del cinema muto musicato dal vivo. La manifestazione si terrà ad Aosta dal 10 al 17 Agosto.
Il cinema dell’epoca del muto – quasi quarant’anni di stupefacenti creazioni artistiche, di sperimentazioni, di nascite di parametri e mestieri – mentre ha saputo creare un pubblico, divertirlo ed emozionarlo, sembra ora appannaggio di pochi esperti restauratori, conservatori e cinefili.
Ciò che era produzione di massa, si è trasformata quasi in disciplina esoterica.

L’operazione che ogni anno Strade del Cinema, festival del cinema muto musicato dal vivo, compie e cerca di migliorare si inserisce in questa prospettiva: non tanto e non solo il tentativo di valorizzare, come abitualmente si usa dire, il patrimonio del cinema muto – quasi esso non avesse valore in sé e per sé – quanto piuttosto quello, da una parte di restituire un pubblico, vero – cioè formato da tutti – a pellicole che rivendicano il diritto di avere occhi su di sé, dall’altra di riattivare tutte quelle vite nascoste o dimenticate, che hanno contribuito a fare grande il cinema, e quindi, in ultima battuta, a formare la nostra contemporaneità.

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