Amore che vieni, amore che vai

Il 14 Novembre esce Amore che vieni, Amore che vai, un film di Danele Costantini, liberamente tratto dal romanzo Un destino ridicolo di Fabrizio de Andrè e Alessandro Gennari.
Il regista parla di Fabrizio De Andrè, di cui ha sempre ammirato, oltre alle straordinarie qualità poetiche e musicali, anche la grande libertà creativa, l’apertura mentale e culturale che lo hanno portato, nel tempo, a rischiare e mettere in discussione il proprio lavoro, collaborando con musicisti e autori tutti di grande personalità tra cui Gian Piero Reverberi, Nicola Piovani, Francesco De Gregori, Ivano Fossati
Lo stesso senso del rischio, lo stesso sentimento di libertà, hanno spinto De Andrè, nella prima metà degli anni ’90, a scrivere un romanzo “Un destino ridicolo“, assieme allo psicanalista-scrittore Alessandro Gennari.
Nonostante la personalità e il talento di Gennari, “Un destino ridicolo” sembra appartenere soprattutto a De Andrè, tanto è denso di rimandi al suo mondo poetico-musicale, in particolare a quello degli anni ‘60. Ecco, quindi, che non si è trattato soltanto di adattare un romanzo, ma anche di abbandonarsi alle suggestioni poetiche di alcune canzoni memorabili come “Bocca di Rosa”, “Via del Campo”, “La città vecchia”, “Amore che vieni amore che vai”.

La trama:
Lo sfondo e il contesto, sono il porto, i vicoli, le strade ed alcuni locali notturni della Genova del 1963.
Tre uomini.
Un contrabbandiere di origine francese, Bernard, passato dalla resistenza alla malavita marsigliese. Uomo di mondo, disincantato, vive organizzando soltanto “colpi grossi”.
Un giovanissimo “pappone per caso”, Carlo, sognatore e indolente, tanto indolente da portarsi dietro sua madre, la signora Lina, nel serale giro di controllo delle prostitute, delle “ciccine”.
Un duro pastore sardo, Salvatore, membro dell’anonima sequestri, rifugiatosi a Genova per rifarsi una vita, dopo cinque anni di dura detenzione.
Bernard coinvolge Carlo e Salvatore in un “colpo grosso”, tanto grosso da poter cambiare la loro vita per sempre.
La loro strada è attraversata da due donne: Veretta, una timida prostituta che vuole cambiare, che vuole dare una svolta alla propria vita, e per questo si unisce a Salvatore, prima suo occasionale cliente e poi suo marito; e Maritza, una giovane fiorentina, tanto affascinante quanto sfuggente, che farà perdere la testa a Carlo, ed a molti altri uomini.
Il colpo va bene e male nel contempo.
Bene perché i tre uomini riescono a impossessarsi di un prezioso carico di merce. Male perché Salvatore, simulando perfettamente la propria morte grazie all’uccisione di suo fratello gemello, riesce a ingannare i suoi compagni, si appropria della merce e fugge in Sardegna con Veretta.
Distrutto dalla perdita del figlio avuto da Veretta e tormentato dai sensi di colpa per aver ucciso suo fratello gemello, Salvatore si convince che il denaro ricavato dal colpo sia denaro maledetto. Tenta di salvarsi l’anima confessandosi e consegnando la refurtiva ad un prete, incontrato casualmente su un treno. Ma il destino ha deciso di giocargli un brutto scherzo…

Amore che vieni, amore che vai sarà distribuito da Istituto Luce.

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