Martin Freeman e le difficoltà di The Hobbit

 

Non è stato facile per l’attore Martin Freeman, lavorare ad un kolossal come “The Hobbit” e questo non solo per via della responsabilità di una pellicola tanto importante e pronta ad essere vista in tutto il mondo. Vestire i panni di Bilbo Baggins è stato complesso soprattutto perché lo stesso ha fatto moltissima strada nella Terra di Mezzo e l’abbigliamento che doveva indossare non era certo comodo. Erano soprattutto i piedoni a dare fastidio e a non trovare mai pace.

L’attore ha infatti dichiarato che i piedi grossi erano particolarmente sgradevoli, sia quando faceva freddo che quando le temperature si alzavano repentinamente. Ha confermato questo durante l’intervista inserita nell’edizione home-video del film. Come in ogni lungometraggio, infatti, anche in questo ci sono dei retroscena curiosi che vale la pena di raccontare, non ultimo proprio il problema dei “piedi”. 

Freeman ha poi detto:

I piedi grossi ti danno delle informazioni sulla fisicità del personaggio, ti aiutano a capire come devi recitare la parte. Non riesci a camminare normalmente. Con questa zavorra alla fine dei piedi la camminata diventa per forza buffa.

Durante la clip, insomma, ha spiegato molto bene che cosa significa impegnarsi ad interpretare un personaggio di fantasia che ha una forma fisica non proprio umana. Ecco dunque che ha confermato che non era solo nell’impresa, ma lo aiutavano due persone: 

Si sedevano davanti ai miei piedi e srotolavano i piedonicome se fossero un piao di collant, fino a metà coscia. Ogni volta che dovevo toglierli per andare a pranzo o a fare altro dovevo affrontare tutta questa procedura”.

Insomma, ad entrare ed uscire dalla parte non era solo e del resto i suoi sforzi sono stati ricompensati, visto che alla fine il film è stato un vero successo. Tutto sommato, poi, sono proprio questi dettagli che con il tempo si ricordano e che gli resteranno a lungo nella mente. 

Lascia un commento