Il libro della giungla 3D e quella strana morte della tigre

Il libro della giungla è un grande classico ma rivederlo così, in 3D, ispirato al libro di Kipling con una serie di novità nella storia e nel messaggio, è davvero entusiasmante, per i grandi e per i bambini. 

Ricordate tutti la storia di Mowgli, il cucciolo d’uomo? Si tratta di un bambino che va nella giungla con il papà ma viene attaccato dalla tigre Sherkan. Il papà difende il figlio con il fiore rosso, bruciacchiando la tigre da cui poi è ucciso. Il cucciolo è salvato da Bagheera che lo conduce al branco di Seonee.

Mowgli cresce rispettando la legge del branco e della giungla ma quando arriva il momento di confrontarsi con la sua nemica di sempre, allora iniziano le sue peripezie. Tutti vogliono che torni al villaggio dell’uomo, tra i suoi simili ma Mowgli si sente un cucciolo di lupo, si sente abitante della giungla anche se non ha un popolo. È rapito dalle scimmie, rischia di finire nelle spire di Kaa e incontra Baloo che lo inganna sul letargo per farsi procurare del cibo.

Qualcosa della vecchia storia sopravvive ma il messaggio è chiaro: c’è un bambino che vuole essere lupo ma non può far parte del branco e di nessun popolo della giungla. C’è un capo branco ucciso che lascia il suo branco orfano di un capo. Tutto arriva non nelle redini di Wontolla ma nella saggezza di mamma lupa. Novità al femminile che sicuramente offre uno spunto diverso per la storia.

Alla fine è Bagheera a dare un senso a tutto chiedendo a Mowgli di sconfiggere la tigre non combattendo come un lupo, ma come l’uomo. Uno stratagemma e quei trucchi che il popolo libero non approva, sono espressione dell’intelligenza umana che alla fine domina la natura ma la rispetta. Da vedere questo film diretto da Jon Favreau, in 3D sicuramente!

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