Tornatore, per Malena vorrebbe ancora Monica Bellucci

 

Lei è assolutamente identificata con il personaggio, perfetta e, ovviamente, bellissima. Giuseppe Tornatore, se dovesse girare oggi Malèna, non avrebbe dubbi, chiamerebbe ancora Monica Bellucci, con la quale ha un rapporto splendido. Il film che ai tempi ha lasciato un pò di stupore per il modo crudo quanto reale con il quale veniva affrontato il tema dell’eccessiva avvenenza ai tempi della guerra, resta un simbolo del cinema italiano. Per Tornatore la moglie di Vincent Cassel, è molto talentuosa e si perde in elogi riferendosi proprio alla pellicola da lui diretta nel 2000: “Mi ha sorpreso per la sua serietà e l’impegno di voler essere un’attrice“.

Insomma, come poche nel suo campo, ha fatto leva sulla professionalità e meno sull’aspetto fisico che sappiamo bene è fin troppo notevole. Il lungometraggio era ambientato in un paese della Sicilia del tutto inventato e gli anni erano quelli del secondo conflitto mondiale. Lei era Maddalena Scordia, da tutti chiamata Malèna. Nel borgo era una donna desideratissima e il marito era partito per il fronte da poco. Nel frattempo, ha fatto l’errore di essersi invaghita di un ragazzo tredicenne del paese e da allora sono iniziate tremende voci su di lei, molte delle quali false.

 

Per il regista siciliano, questo è un momento di grande lavoro del resto. A qualche settimana dall’uscita nelle sale del suo nuovo film dal titolo The best offer con Geoffrey Rush, intanto al recente Festival di Roma gli è stato dedicato un documentario da Luciano Barcaroli e Gerardo Panichi. Il titolo dell’opera era ‘Giuseppe Tornatore. Ogni film un’opera prima’. La sua durata era di 1 ora e 40 minuti e ogni frame ricostruiva la sua carriera ma non è mancato il materiale inedito. Nemmeno i fan in gran parte sapevano della visita sul set di Fellini durante le riprese di Una pura formalita’. C’era del girato che lo riguardava e che comprendeva il periodo della sua giovinezza e poi ovviamente era presente una lunga conversazione con Giuseppe Tornatore. Il tutto per concludere anticipando dei progetti nell’aria ma mai realizzati veramente. Su The best offer, dice che si tratta di un ”thriller senza omicidi e una storia d’amore. Rispetto ad altri miei film ho potuto lavorare con molta piu’ tranquillita’, perche’ tutti erano convinti stessi riprendendo invece, un progetto a cui penso da 12 anni, Leningrado”.

 

 

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