Nanni Moretti festeggia i 27 anni di “Caro Diario”

Nanni Moretti con la sua immensa sagacia ha commentato il restauro in 4k del film “Caro Diario” dicendo al pubblico dell’Odeon di Firenze “Mi fa impressione che già si inizi a restaurare i miei film” ma ovviamente più che soggezione di sicuro c’è tanta ammirazione per un regista che ha fatto la storia del cinema italiano. Infatti questo stesso film gli è valso il premio come miglior regia al festival del cinema di Cannes nel 1994. Il restauro è stato curato da Studio Canal in collaborazione con La cineteca di Bologna ed il laboratorio L’immagine Ritrovata. Il tour per i cinema presenziato da Moretti parte proprio da Bologna in data odierna 12 ottobre. Il film è diviso in tre episodi

In Vespa

Il primo episodio contiene sicuramente la scena più iconica del film. La famosa passeggiata del regista in Vespa passando per i quartieri di Roma città semideserta. Il tutto con riprese paesaggistiche accompagnate dalle riflessioni del regista dal Gianicolo ai Parioli, a piazza del Popolo e la Garbatella, il Lungotevere, viale Mazzini per poi arrivare ai quartieri più periferici, come Casalpalocco o il celebre Spinaceto che “viene sempre inserito nei discorsi per parlarne male” per poi ammettere che “Spinaceto pensavo peggio, non è per niente male!”. Il giro si conclude ad Ostia sul monumento eretto alla memoria di Pier Paolo Pasolini circondato da erbacce e dimenticanza. Moretti aveva già omaggiato questa scena rifacendo un giro in Vespa nello scorso Ferragosto.

Le Isole

Nel secondo episodio il regista si concede un viaggio alle Isole Eolie per fuggire dal caos quotidiano della città. In questo episodio la sua missione è quella di rilassarsi e trovare un luogo di pace assieme all’amico Gerardo. Dopo aver girato per alcune delle Isole, mentre l’amico Gerardo chiede anticipazioni sulla soap opera Beautiful a dei turisti americani, i due arrivano finalmente nel luogo di pace agognato: l’Isola di Alicudi priva di acqua e corrente elettrica, la più selvaggia. Gerardo però scappa in preda al panico quando si rende conto di non poter usufruire della tv.

Medici

Nell’ultimo episodio il regista parla della sua odissea con un linfoma di Hodgkin, esperienza vissuta nella vita reale ed infatti alcune immagini vengono riprese proprio in essa. Dopo tanti pareri discordanti il regista commenta alla fine dicendo “I medici sanno parlare ma non sanno ascoltare” brindando con un bicchiere d’acqua a stomaco vuoto “dicono che fa bene”.

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