65. Mostra Internazionale: l’opera prima Khastegi è il primo Film Sorpresa della sezione Orizzonti

L’opera prima Khastegi (Tedium) del regista iraniano Bahman Motamedian è il primo Film Sorpresa della sezione Orizzonti della 65. Mostra

È oggi possibile rivelare l’identità di uno dei due Film Sorpresa, presentati nella sezione Orizzonti, della 65. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Si tratta dell’opera prima Khastegi (Tedium) del regista iraniano Bahman Motamedian.
Khastegi (Tedium) (Iran, Orizzonti) con Asghar Nejad, Ghavi Bal, Moghaddam, Sayanpoor, Foghani, Amjadinia, Rahimi sarà proiettato:
giovedì 28 agosto alle ore 15.30 al PalaLido, per gli accreditati Press e Industry
venerdì 29 agosto alle ore 14.00 in Sala Grande, per il pubblico e tutti gli accrediti
venerdì 29 agosto alle ore 18.00 al PalaBiennale, per il pubblico e tutti gli accrediti
Khastegi (Tedium) è ambientato a Teheran e narra la storia di sette transessuali iraniani che vivono stralci della loro vita sullo schermo. Le anime dei protagonisti, ragazzi che amano essere ragazze e una ragazza con lo spirito e l’energia di un ragazzo, sono in stridente disaccordo con i loro corpi e questo, soprattutto nella società islamica iraniana, con i suoi precetti religiosi e la sua tradizione patriarcale, è un problema non da poco. Impossibile, perciò, non percepire la solitudine e il tedio di questi individui rifiutati anche dalle loro stesse famiglie: si tratta di giovani estraniati dai loro corpi e dalle loro anime e stremati da questa alienazione da se stessi e da una società che non riconosce alcun diritto a loro.

“Fare un film sui transessuali e sui problemi che devono affrontare in Iran è stato tutt’altro che facile. Più mi accorgevo che mi stavo allontanando dal mio ruolo di regista per assumere quello di chi si unisce alla lotta dei protagonisti, più capivo che la mia stava diventando una sorta di sfida; al tempo stesso, però, dovevo stare attento a non cadere nella trappola degli slogan politici del momento e riuscire inoltre a mettere in evidenza gli aspetti pluridimensionali e mutevoli della società in cui vivo con tutti i suoi fenomeni. In particolare volevo mostrare l’atteggiamento della società iraniana nei confronti dei transessuali, cosa non semplice vista la cultura profondamente tradizionale del paese. Khastegi è un film sulla “nostra identità” nel senso più ampio del termine” (Bahman Motamedian).
Bahman Motamedian nasce a Teheran (Iran) nel 1969. Scrittore, fotografo e regista, Motamedian si forma all’Experimental Theatre Institute, per poi studiare fotografia al Youth Cinema Institute di Teheran. Ha messo in scena le opere teatrali di Eugène Ionesco tra cui “La cantatrice calva”, “Maid to Marry” e “Jacques ovvero la sottomissione” e poi è passato al cinema come regista e sceneggiatore. Con il cortometraggio Akvarium ha vinto il premio per il migliore cortometraggio sperimentale al Festival delle Nazioni a Ebensee in Austria.

Fonte: Ufficio stampa La Biennale

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