Stefania Sandrelli rifarebbe La Chiave

 

Stefania Sandrelli ha iniziato la sua carriera proprio con quel film controverso, che l’ha resa famosa e ne ha segnato, forse per sempre, il personaggio. In realtà, aveva recitato anche prima, ma la pellicola ha rappresentato una vera svolta lanciandola definitivamente nel mondo dorato dello spettacolo. Il tutto, ovviamente, tra gioie e dolori. Eppure non si è mai sentita, a quanto pare, intrappolata dal ruolo interpretato ne “La Chiave“. Oggi lei, neo-cavaliere dell’ordine francese delle arti e delle lettere, parla molto bene di un regista a tratti ambiguo per via delle sue pellicole, ma che con lei è sempre stato un vero amico.Di Tinto Brass, infatti, ricorda:  “Ho ancora un bellissimo rapporto. Il nostro film ‘La chiave’? Se potessi lo rifarei anche adesso!”.

Stefania Sandrelli del resto si è impegnata tanto nel settore della recitazione e, in qualche modo, è stata anche fortunata a poter lavorare con i migliori registi italiani dell’ultimo mezzo secolo. Tuttavia, se è vero che certi legami sono speciali, è sempre quello con Tinto che va a ricercare. L’attrice viareggina ha lavorato con lui nel 1983 per quella pellicola che sbancò al botteghino e certamente creò molto scandalo, soprattutto in una epoca in cui certi concetti al limite dell’erotico restavano dei tabù.

Ha da poco compiuto 66 anni e ha ricevuto di recente a Palazzo Farnese a Roma, dall’Ambasciatore francese in Italia Alain Le Roy, la medaglia di Cavaliere nell’Ordine delle Arti e Lettere. Un risultato interessante, che va oltre la carriera sul grande schermo. Oltre a Brass ha recitato con  Bernardo Bertolucci, Mario Monicelli, Sergio Sollima, Luigi Comencini, Ettore Scola, Carlo Vanzina fino a Roberto Benigni, Gabriele Muccino, Ferzan Ozpetek e Paolo Virzì. A soli 15 anni, nel 1961, recitò nel film “Gioventù di notte”, firmato da Mario Sequi. Nel 2005 la Mostra del Cinema di Venezia le ha conferito il Leone d’oro alla carriera.

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