“La doppia ora”: recensioni sul film di Giuseppe Capotondi

Al cinema possiamo vedere “La doppia ora“, ecco le recensioni di questo thriller tutto italiano con la regia di Giuseppe Capotondi.

In un quadro di cinema casalingo minimalistico e autoreferenziale (quando non sgangheratamente socio-politico), un film come questo “La doppia ora“, modulato con passione e competenza sull’eco di classici di genere alla Hitchcock o Lang, rappresenta una sfida senz’altro da valorizzare. (Valerio Caprara, “Il Mattino”)

La doppia ora”, tra rumori amplificati che fanno sobbalzare sulla sedia e fantasmatiche apparizioni nell’ombra, si inventa un percorso personale, a suo modo d’autore. (Michele Anselmi, “Il Giornale”)

Capotondi cesella un clima horror quasi da manuale, brulicante di segnali angosciosi e nel quale la realtà sembra collassare: lo fa con bella perizia tecnica, ottima scelta di tempi della paura, sintassi sospensiva e un andamento indiziario.(Roberto Pugliese, “Il gazzettino”)

I climi angosciosi del film “La doppia ora” la regia li dosa con mano ferma facendo sempre leva su quella realtà non reale in cui nessuno, quasi mai, è quello che sembra: approdando a un poliziesco che non potrà non convincere: incuriosendo e interessando. (Gian Luigi Rondi, “Il Tempo”)

La trama del film La doppia ora
Sonia viene da Lubiana e fa la cameriera. Guido è un ex poliziotto e lavora come custode in una villa. Si incontrano in uno speed date. Lui è un cliente fisso. Per lei è la prima volta, e si vede. Poche parole, un’istintiva attrazione. In pochi giorni imparano a conoscersi, a svelare le proprie ferite. Sono sul punto di innamorarsi, quando Guido muore. Improvvisamente, durante una rapina nella villa che dovrebbe custodire. Sonia si ritrova da sola a elaborare un lutto di cui non riesce a trovare il senso. E di cui alcuni addirittura la ritengono responsabile. Mentre il passato di Sonia ritorna, con tutti i suoi nodi non risolti, la realtà che la circonda comincia a collassare, fino a crollarle addosso. Chi è veramente Sonia? E soprattutto, è davvero Guido quello che lei continua a vedere?

La doppia ora” è distribuito da Medusa.

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