I picchiatelli di “Si può fare” al cinema Nazionale di Trieste

Ultimo appuntamento martedì 11 novembre alle 20.30 al cinema Nazionale di Trieste con “Luci ed Ombre“, la rassegna che celebra il trentennale della legge Basaglia realizzata da Maremetraggio e Alpe Adria Cinema.
Dopo Peter Del Monte, Alessandro Piperno, Alessandro D’Alatri e l’attrice Anna Galiena, sarà la volta del film Si può fare, appena uscito nelle sale italiane e ispirato alla storia della cooperativa Noncello di Pordenone.

Ospite della serata sarà il regista Giulio Manfredonia, che guiderà il pubblico alla scoperta delle motivazioni profonde che lo hanno indotto a raccontare la storia della prima comunità in Italia dedicata all’inserimento lavorativo delle persone con disagio mentale. Insieme al regista, saranno presenti anche le attrici Maria Rosaria Rosso e la triestina Ariella Reggio.

Si può fare, ambientato nei primi anni ’80, racconta la storia di Nello (Claudio Bisio), sindacalista atipico che viene spedito a dirigere una cooperativa di ex malati mentali appena dimessi dai manicomi per la legge Basaglia. Nello si ritrova così in una cooperativa di “picchiatelli” che non sanno fare nulla e vivono di lavori assistenziali.

Tuttavia lui crede nella dignità del lavoro e, contro il parere degli psichiatri, cerca di spingerli ad imparare un mestiere: montare parquet.
In questo è sostenuto anche da Sara (Anita Caprioli) con la quale ha da tempo una relazione sentimentale intensa ma turbolenta. In principio il tentativo sembra fallire, la “sporca dozzina” combina un pasticcio dopo l’altro, e in verità nessuno vuole dei matti per casa a rifargli il pavimento. Ma un imprevisto su un cantiere rivela a Nello una possibilità inattesa: i due schizofrenici, Gigio (Andrea Bosca) e Luca (Giovanni Calcagno), hanno un gusto ossessivo nel comporre pezzi irregolari.
Nasce così l’idea del “parquet a mosaico” fatto con gli scarti, un’idea di successo.

Fonte: Cinecittà

Lascia un commento