Frost/Nixon: duello all’ultima inquadratura

Sarà in programmazione nelle sale a partire dal 6 febbraio il film Frost/Nixon: Il duello di Ron Howard, sulla vicenda Watergate e lo scontro mediatico tra l’allora ex Presidente degli Stati Uniti e un giovane giornalista d’assalto.

Nell’estate del 1977, le interviste televisive di David Frost a Richard Nixon riscossero il più grande consenso della storia della TV americana per quanto riguarda un programma di informazione. Oltre 45 milioni di spettatori, curiosi di conoscere i pensieri dell’ex comandante supremo caduto in disgrazia e ansiosi di ascoltare da parte sua l’ammissione dell’abuso di potere che aveva condotto alle sue dimissioni, restarono incollati davanti ai teleschermi, per assistere all’avvicente confronto verbale che Nixon e Frost misero in scena nel corso di quattro serate. Due uomini con una reputazione da difendere, e la consapevolezza di poter soltanto vincere o perdere durante l’incontro, ma non pareggiare. Il loro leggendario confronto avrebbe rivoluzionato per sempre l’arte dell’intervista, cambiando il volto della politica, e registrò una piena confessione da parte dell’ex presidente che sbalordì il mondo intero…e forse persino lo stesso Nixon.
Il regista premio Oscar Ron Howard porta sul grande schermo, insieme allo sceneggiatore Peter Morgan l’elettrizzante battaglia fra Richard Nixon (Frank Langella), un ex presidente con un’immagine da salvare, e David Frost (Michael Sheen), un giornalista del jet set televisivo, desideroso di fare carriera sfruttando questo storico incontro che finì per cambiare entrambi.
Frost/Nixon – Il Duello non solo mette in scena le interviste televisive che catturarono l’attenzione mondiale, bensì anche le precedenti settimane di lavoro spese ad organizzare e a manovrare gli equilibri dei due uomini e delle loro opposte fazioni, esplora l’inedita storia che condusse al faccia a faccia finale davanti agli occhi di tutta la pubblica opinione.

Dopo le sue dimissioni, Nixon rimase in silenzio per tre lunghi anni. Ma nell’estate del 1977, l’ex comandante supremo, caratterizzato da nervi d’acciaio e grande arguzia, accettò di concedere un’intervista esclusiva sulla sua presidenza e sullo scandalo Watergate, che gli costò la presidenza americana. Nixon sorprese tutti nello scegliere Frost come suo ‘confessore’ televisivo, convinto di riuscire con facilità ad avere la meglio sul brioso showman inglese e riconquistare così il suo ruolo di eccellente statista nel cuore e nella mente degli americani. Anche la squadra di Frost nutriva dei dubbi sulla capacità del giornalista di reggere il confronto con un uomo tanto astuto e intelligente. Ma quando le telecamere si accesero, ebbe inizio una battaglia di ingegni. Avrebbe Nixon evaso le domande rispetto al ruolo da lui svolto in uno degli scandali più devastanti della nazione? Avrebbe Frost sfidato l’opinione pubblica, chiedendo a gran voce, l’ammissione di responsabilità da parte del politico più abile della sua generazione? Nel corso di questo incontro, ognuno dei due rivelò le proprie incertezze, mettendo a nudo il proprio ego ed affermando la propria dignità, rinunciando a pose ed artifizi per mettere in scena uno spettacolo di disarmante verità.
Un personaggio chiave all’interno della squadra di Nixon è interpretato da Kevin Bacon nel ruolo del suo Capo di Stato Maggiore, il Colonnello Jack Brennan, un uomo d’acciaio che svolse il ruolo di consigliere di Nixon rispetto alla strategia da adottare nelle interviste. Dall’altra parte, troviamo altri due brillanti consulenti che si occuparono invece di istruire Frost sulla personalità e le vicende del 37° presidente americano: Oliver Platt intepreta il noto reporter Bob Zelnick (che fu anche direttore esecutivo delle interviste), e Sam Rockwell recita il ruolo dell’aspro critico di Nixon, l’autore e lettore universitario James Reston, Jr. Entrambi erano motivati a far emergere il “vero” Nixon, architettando le interviste e lasciando a Frost il compito di venderne i diritti, trovare un canale televisivo e studiare il suo avversario.

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