5 indimenticabili scene mai scritte

Fondamentale ed importantissimo è il lavoro degli sceneggiatori, che hanno il compito di rendere, al pari del regista, un film indimenticabile.

Eppure la costruzione di un film avviene spesso come un work in progress e può succedere che sul set gli attori improvvisino, dando vita alle scene o alle frasi più indimenticabili della storia del cinema.

Ecco quindi una classifica di 5 scene mai scritte, e quindi non previste inizialmente dagli sceneggiatori.

1) I discorsi del Sergente Maggiore Hartman

Chi non ricorda la serie d’insulti che il Sergente Maggiore Hartman rifila alle reclute di “Full Metal Jacket”? R. Lee Ermey si fece accettare nel ruolo dell’istruttore Hartman inviando un nastro di se stesso mentre insulta con disinvoltura un gruppo di Royal Marines per 15 minuti di fila. Kubrick naturalmente gli diede il ruolo e disse anche che il 50% dei dialoghi del personaggio erano improvvisati dall’ex temibile “drill instructor”.

2) Hssssssss!

Quel suono, tipo risucchio, che il Dr. Hannibal Lecter (Anthony Hopkins) fa mentre racconta del fegato di uno sventurato, mangiato con un bel piatto di fave e buon Chianti, non era previsto nella sceneggiatura de “Il silenzio degli innocenti“. A quanto pare questo verso improvvisato fece rabbrividire durante le prove la giovane Jodie Foster, l’agente Starling, per cui il regista Jonathan Demme pensò che avrebbe fatto rabbrividire anche il pubblico e lo lasciò. Così è stato.

3) Ma dici a me?

Una delle scene più memorabili della storia del cinema. Quando lo sceneggiatore di “Taxi Driver” Paul Schrader scrisse questa scena, nello script compariva semplicemente: “Travis parla con se stesso allo specchio”. Completamente improvvisato quindi è il dialogo del tormentato tassista insonne Travis Bickle (Robert De Niro), un dialogo così incisivo che un po’ tutti, passando davanti a uno specchio, prima o poi hanno pronunciato: “Ma dici a me?” .

4) Come lacrime nella pioggia

Nel tentativo di mettere fine al replicante noto come Roy Batty (Rutger Hauer), l’agente Deckard si caccia in una situazione davvero complicata, in cima ad un alto edificio, ma invece di venire incontro al peggio, si ritrova ad ascoltare il monologo che il replicante pronuncia prima di morire. Monologo memorabile previsto dalla sceneggiatura fino a “tutti quei momenti andranno perduti nel tempo…” parole a cui Hauer aggiunge, fuori da copione, “come lacrime nella pioggia”.

5) Take the cannoli

Ne “Il Padrino” di Coppola, Peter Clemenza, dopo aver fatto un colpo dei suoi, pronuncia al suo scagnozzo la frase “Leave the gun” (A pistola lasciala), a cui l’attore Richard Castellano aggiunge, fuori dal copione, “take the cannoli” (Pigliami i cannoli). Del resto glielo aveva chiesto la moglie poco prima no?

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