Anteprima Film “Revanche – Ti ucciderò” e recensione film in uscita il 05/03/2010

Anteprima Film “Revanche – Ti ucciderò”, la pellicola drammatica austriaca nominata agli Oscar 2009 come Miglior Film Straniero, un noir imprevedibile, magnifico, inquietante.

Trama del film “Revanche – Ti ucciderò”:

Un panorama naturale, verso la fine dell’estate. Un piccolo lago in un bosco. Nessuno intorno. Silenzio.
Poco distante, una casa nuova in cui vive una coppia: Robert (Andreas Lust) e Susanne (Ursula Strauss). Una vita ordinaria, come quella di tanti.
Intanto a Vienna: vita notturna, il quartiere a luci rosse, il mondo della prostituzione, dove a comandare è il denaro. Molti qui fanno un lavoro che a stento permette di tirare avanti. Come Alex e Tamara (Johannes Krisch e Irina Potapenko). Lei è una prostituta ucraina, lui il tuttofare del boss. Sono amanti, ma nessuno lo sa.
Deve rimanere un segreto, perché ai dipendenti non è concesso di intrecciare relazioni amorose.
Sognano di abbandonare questa vita e scappare, ma per farlo, hanno bisogno di molti soldi. Alex ha un piano: rapinare una banca in un paesino di campagna. Tamara insiste per andare con lui, e Alex acconsente con riluttanza. Tutto va esattamente come previsto, finché si avvicina un poliziotto: Robert. Spara dei colpi alla macchina in fuga. Un proiettile colpisce la ragazza.

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Ce n’è per tutti: un film da guardare con gli occhi in su!

Trainspotting” si apriva su una fuga. Disperata, travolgente, vitale. Come il suo protagonista, Ewan McGregor. E mentre correva in mezzo al traffico, la voce fuori campo ci svelava il perché. “Scegli il lavoro, la vita, la famiglia, il maxi televisore del ca**o,…” Ecco, il protagonista non aveva scelto né famiglia, né vita, né televisore. In quello che è stato un indiscutibile manifesto ‘horror’ della generazione X degli anni Novanta, si compieva una scelta a parte. E si restava ai margini.

Il protagonista di “Ce n’è per tutti” non corre in mezzo al traffico di Glasgow. E non si fa. Ma ha scelto anche lui. Di isolarsi, di staccare la spina, di resettarsi in tutta calma. Il suo ‘buen retiro’? No, nessun isola. Ma il Colosseo. In cima al monumento più antico e più famoso di Roma. Una nicchia extra lusso ricavata fra traffico, isterie metropolitane e nevrosi familiari. Manco fosse lo stilita del bunueliano “Simon del deserto”.

Luciano Melchionna, dopo l’esito spiazzante e implacabile del suo durissimo “Gas”, riparte dal film Ce n’è per tutti. Dai margini, per l’appunto. E da un apocalittico non integrato. Uno che se ne frega dell’orologio, dell’agenda e della puntualità. Uno che vuole mancare a se stesso. E agli altri.

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Checco Zalone: recensione di Cado dalle nubi

Ai comici di Zelig un film da protagonista, come un libro, non si nega mai. Uno dopo l’altro è una tassa che, a quanto pare, dobbiamo pagare. Si pesca nel mucchio e stavolta tocca a Checco Zalone, ultimo in ordine di tempo a salire alla ribalta quando con “siamo una squadra fortissimi”, ha spopolato durante gli scorsi mondiali.

Confezionato su misura per lui questo “Cado dalle nubi” lo vede imperversare in ogni inquadratura in qualità di interprete di se stesso, aspirante cantante che dalla natia Puglia è costretto ad andarsene a Milano in cerca di fortuna, neanche fosse Albano di 40 anni prima, e là giunto, nella grande metropoli, fa la figura del terrunciello troglodita qual è.

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Gli abbracci spezzati: al cinema Lumière in lingua originale!

Gli abbracci spezzati in prima visione e in versione originale spagnola con sottotitoli italiani al Cinema Lumière della cineteca di Bologna nei seguenti giorni:
venerdì 13: ore 17.30, 20 e 22.30;
sabato 14 novembre: ore 20 e 22.30;
domenica 15 novembre, ore 15, 17.30, 20 e 22.30;
lunedì 16, martedì 17 e mercoledì 18 novembre: ore 17.30, 20 e 22.30;
giovedì 19 novembre, ore 20 e 22.30.

Alcune recensioni sul film Gli abbracci spezzati:

Gli abbracci spezzati è un film romantico, con storie d’amore molto intense tra i quattro personaggi principali, che si intrecciano fra loro, e con una storia d’amore di fondo: la mia storia d’amore con il cinema. Cito anche film che non sono miei, come Viaggio in Italia di Rossellini. Questo film è la mia dichiarazione d’amore per il cinema. Non è strano quindi che ci siano tante citazioni.
(Pedro Almodovar)

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L’ uomo che fissa le capre: la guerra a colpi di risate!

Negli ultimi anni il cinema di guerra ci ha fatto patire (“The Kingdom”, “Nella valle di Elah”), piangere (“Grace is gone”) e indignare (“Redacted”).
Ora è arrivato il momento di rilassarsi. Di staccare la spina da guerre preventive, soldati di ferro andati in briciole, armi di distruzioni di massa e militari che non rivedranno più il focolare domestico. E’ arrivato il momento di ridere.

L’uomo che fissa le capre” con il bel George Clooney è stato uno dei film più applauditi al recente Festival di Venezia. Regolare. Ed è partito bene anche al cinema! Il film di Grant Heslov è una delle sorprese dell’anno. Parla di guerra, ma scatena risate ogni minuto. E’ pieno di caserme e di militari, di armi e di polvere, di politica e di capre. Sì, avete letto bene, capre.
Una grande commedia umana. L’ uomo che fissa le capre, raccontato con straordinaria leggerezza, inarrivabile arguzia e infallibile spietatezza. Era dai tempi dell’Altman di “M.A.S.H” che un fronte di guerra non faceva ridere tanto.

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