Tony Servillo riceverà questa sera l’Excellence Award al Festival di Locarno

Grande accoglienza della stampa all’attore Tony Servillo, grande fiore all’occhiello del teatro e del cinema Made in Italy, protagonista tra gli altri de Il Divo e di Gomorra, presente a Locarno per ricevere l’Excellence Award.
Il premio gli verrà consegnato questa sera in Piazza Grande da Anna Bonaiuto sua collega, spesso compagna di set e palcoscenico. “Sono contento che sia proprio Anna a consegnarmi questo premio – ha detto l’attore – abbiamo interpretato marito e moglie cosi’ tante volte, che quando mi hanno chiesto di interpretare il Papa, ho chiesto che lei facesse la Madonna”.
E’ cominciata cosi’ la conferenza stampa dell’attore che poche ore fa ha raccontato ai giornalisti la soddisfazione per questo importante riconoscimento. Un premio che in passato è stato conferito anche ad altri grandi attori come Susan Sarandon e William Dafoe.
“Dedico questo Excellence Award a tutti i grandi attori che lo meritano e a cui non viene conferito” aprendosi nello spiegare il proprio pensiero sullo stato dello Spettacolo in Italia. Non lancia anatemi, non sbraita frasi ad effetto, anche in questo Tony Servillo si distingue ed affascina, fino ad arrivare a commuoversi: “uno Stato che non investe nella cultura e nella scienza e uno Stato che non vuole il cambiamento. Film importanti come Il Divo e Gomorra, che rimarranno alle generazioni future, sono stati prodotti anche grazie all’aiuto dello Stato. Due film importanti apprezzati in tutto il mondo e che hanno permesso a molti grandi attori teatrali di mostrare il proprio talento.” C’è tempo anche per rispondere alle polemiche che volevano entrambi questi film come una sorta di museo degli orrori dell’Italia da mostrare all’estero per accrescere i pregiudizi su mafia e corruzione. “Sono certo – ha detto Servillo – che se Gomorra avesse vinto l’oscar, le polemiche sul suo presunto provincialismo si sarebbero azzittite. Rispondo a chi la pensa cosi’ che sia il film che il libro non parlano delle gesta di un boss di periferia, ma riflettono sul bene, sul male e sul futuro dei nostri figli.”

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Al via oggi il 62° Festival del Film di Locarno

Il grande cinema torna sulle rive svizzere del Lago Maggiore. Comincia proprio oggi la 62° edizione del Festival del Film di Locarno che si concluderà il 15 agosto. Il programma  completo proporrà 180 film, 210 tra corti e mediometraggi, tutti suddivisa in circa 10 sezioni.
L’inaugurazione si terrà alle 17.00 con una celebrazione del centenario della musica da film, che cade proprio quest’anno. Verrà proiettato Vitus, film di Fredi M. Murer, il cui protagonista, il giovanissimo pianista Teo Gheorghiu, si esibirà poi anche dal vivo con l’Orchestra della Svizzera Italiana, diretta da Mario Beretta, autore delle musiche originali del film. Come a dire che il maestro darà il la alla manifestazione, con la grande festa alle 19.30.
Il Festival, come da tradizione, anche quest’anno punta i rifletori sul giovane cinema europeo, con uno sguardo a oriente grazie alla ricca e appassionante retrospettiva sui manga giapponesi, ma senza disdegnare il cinema americano. Da queste parti raramente si assiste al glamour patinato di Cannes o a quello piu’ casareccio di Venezia, ma gli appuntamenti non mancano. Molto atteso il film d’apertura della sezione Piazza Grande che verà proiettato questa sera, appunto in Piazza Grande, lo schermo all’aperto piu’ grande d’Europa. Si tratta dell’americano 500 Days of Summer (dove Summer non è l’estate, ma il nome della protagonista, che nella versione italiana si chimerà Sole), una commedia romantica in cui un giovane e romantico ragazzo (Joseph Gordon–Levitt) perde la testa per una collega fatalista e che non crede nell’amore (la regina dell’indy cinema Zooey Deschanel). Dopo un’opera prima leggera, almeno sulla carta, la serata continuerà l’ultima fatica del regista israeliano Amos Gitai, che già dal titolo promette ben altro impegno: La Guerre des Fils de Lumiere contre les Fils des Tenebre (la guerra dei figli della luce contro i figli delle tenebre).

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