Sylvester Stallone difende il figlio scomparso

 

Lasciate in pace mio figlio“: prima una preghiera, poi quasi una minaccia. E’ quella di un padre, Sylvester Stallone, che sta provando a superare la morta misteriosa e improvvisa del figlio e non sopporta, giustamente, ingerenze esterne. Tutti provano a dire cosa potrebbe essere successo veramente a Sage, che con lui aveva recitato in Rocky. Lo hanno trovato morto nella sua casa di Los Angeles, ma i risultati dell’autopsia non saranno disponibili prima di un paio di mesi. Fino ad allora solo supposizioni: droga, cocktail da farmaci, malore?

Durante i funerali del ragazzo, che si sono tenuti in America nei giorni scorsi, l’attore ha supplicato la stampa di non scrivere notizie false o non provate sul conto di Sage “per rispetto alla memoria e alla sua anima”. Lasciarlo in pace è ciò che si deve fare, per quel giovane 36enne scomparso troppo presto. Trovato senza vita in casa, ha distrutto il suo famoso padre. Adesso saranno gli esami tossicologici a spiegare che cosa è realmente successo. Stallone, del resto, ha confermato: “Quando un genitore perde un figlio, non c’è dolore più grande”.

Sage era figlio di Sylvester e della prima moglie, Sasha Czack. La coppia ha divorziato nel 1985 dopo circa 10 anni di matrimonio. Il padre ha prontamente confermato: “Sage è stato il nostro primo figlio e il centro del nostro universo. Sto chiedendo umilmente a tutti di conservare e proteggere la memoria di mio figlio e di lasciare in pace la sua anima”. Coloro che lavorano per l’attore faranno di tutto in modo di difendere la memoria del figlio e non permettere a nessuno che, in qualche modo, venga infangata. Certo il dolore non potrà cancellarlo nessuno, forse però si potranno evitare altri inutili dispiaceri e per Sage ci sarà finalmente un pò di rispetto. Quello stesso che ogni persona scomparsa, merita comunque.

 

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