Mariangela Melato è morta

 

Era più una attrice di teatro, ma nella sua vita non aveva fatto mancare interpretazioni memorabili per il piccolo e grande schermo. Mariangela Melato, questa mattina è morta a 71 anni. Malata da tempo, è scomparsa intorno alle cinque. Si trovava in una clinica romana dove stavano provando a curarla, ma di lei restano moltissimi ricordi e una passione incredibile per il lavoro che svolgeva. Dal 1993 era legata al Teatro Stabile di Genova con il quale aveva portato in scena “Un tram che si chiama desiderio” presentato a Spoleto per il festival dei Due Mondi e “L’affare Makropulos” per la regia di Luca Ronconi.

Mariangela Melato era nata a Milano e nel 1960 era entrata nella compagnia di Fantasio Piccoli debuttando come attrice giovane in “Binario cieco” di Terron. Si era dunque accostata all’arte di Dario Fo con  “Settimo Ruba un po’ meno” e “La colpa è sempre del diavolo” e nel 1966 era passata allo  stabile di Trieste, per poi lavorare a la “Monaca di Monza”.

Nel 1967 si affermò sempre a teatro nell’“Orlando furioso” (1968) di Luca Ronconi, ma ebbe successo anche nella commedia musicale di Garinei e Giovannini “Alleluia brava gente” (1971). Nel corso del suo lungo lavoro si è fatta notare anche per l’estremo amore che metteva in ogni personaggio, finendo per identificarsi con esso. Estrema professionalità e una preparazione invidiabile che al cinema e al teatro Made in Italy mancherà di certo. Nelle opere teatrali si è accostata a personaggi non facili come Medea di Euripide (1986),Fedra (1987), Vestire gli ignudi di Pirandello (1990), La bisbetica domata di Shakespeare (1992). Gli impegni cinematografici si sono moltiplicati negli anni settanta, ma tra tutti i lungometraggi, quello che è rimasto più famoso è stato “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” del 1974 di Lina Wertmuller. Non si può dire che non ci abbia lasciato molto: tanti ricordi, tanti ottimi lavori e un viso d’angelo che vivrà attraverso lo schermo e le foto.

 

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