Claudio Bisio e Kasia Smutniak, insieme al cinema

 

Claudio Bisio e Kasia Smutniak insieme. Una accoppiata insolita, soprattutto perché lui veste i panni di un curioso  presidente della Repubblica, tra l’altro occasionale e antipolitico. La curiosità, poi, è che è un omonimo di Giuseppe Garibaldi. La commedia in questione è quella di  Riccardo Milani Benvenuto presidente!“, nelle sale dal 21 marzo. Bella e talentuosa è l’attrice che recita con lui che è Kasia Smutniak al momento di nuovo lanciatissima sul grande schermo. Il suo compito è quello di aiutare in tutti i modi questo Capo dello Stato non certo pronto a svolgere al meglio il suo compito. 

Insomma, la storia è quella di Peppino che vive in un paesino di montagna. La sua vita è piuttosto tranquilla e nel tempo libero si dedica alla pesca, ma poi viene licenziato dalla biblioteca comunale e per una serie di situazioni particolari viene eletto Presidente della Repubblica Italiana. Il nome che era stato fatto solo per provocazione esiste davvero e quindi deve rispondere a questa chiamata e lavorare fianco a fianco con Janis Clementi (Smutniak), vice segretario generale della Presidenza della Repubblica, che cerca in tutti i modi di dare ordine alla sua vita. 

 

Peppino resta comunque l’uomo buono di sempre e, quindi, aiuta chi è in difficoltà facendosi amare, nonostante altri politici cerchino di metterlo in cattiva luce. Quando si accorgerà in che mondo corrotto è finito però, sarà costretto a dimettersi. Bisio comunque ci ha tenuto a sottolineare che non si tratta di una trama legata a specifici personaggi politici e ha infatti confermato: Grillini? E’ vero, tra i grillini ci sono facce nuove. Ci sono infermiere, insegnanti, ma non mi sono ispirato a loro, non esistevano neanche quando abbiamo iniziato il film tre anni fa. quando ho accettato avevo un po’ paura nel fare un Presidente, stare in una commedia che toccava il Quirinale. Quando poi Napolitano ha indicato Monti ci siamo ritrovati tutti un po’ spiazzati. Ci siamo sentiti come superati dalla realtà, ma la nostra è solo una favola, un film iperrealistico”. 

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