Cinema: dal 2014 solo film in formato digitale

Il 2014 porterà una novità: se è vero che la tecnologia in questione era già pronta da una decina d’anni, adesso potremo contare solo su pellicole in formato digitale. La stessa inizierà a farla da padrone già a gennaio e per le sale italiane, dunque, non sarà solo il cinepanettone a far trattenere il fiato, per verificare il reale introito a livello economico. Il grande schermo cambia forma, nel vero senso della parola. Le cosiddette “pizze”, dunque, stanno per andare in pensione. Del resto, l’ultima azienda a produrle, resta la Kodak a Rochester, nell’Illinois. Tutte le altre si sono convertite, in pochissimo tempo.

Una brutta notizia per gli amanti della pellicola che, in fondo, non sono tanti. Sono sempre di più coloro che girano in digitale, apprezzando il meglio di questa tecnologia. Si sono convertiti pure Steven Spielberg e Giuseppe Tornatore, indeciso invece Paolo Sorrentino. La pellicola è stata ancora un must per La Grande Bellezza. A fare miracoli per la grana che non è certamente la stessa, poi, il montaggio che da tempo è tutto computerizzato.

Tutto vale la comodità di poter saltare avanti e indietro nel girato con comodità, senza riavvolgere il nastro. Questo senza dimenticare le novità interessanti nel colore e nell’aggiunta degli effetti. Senza arrivare al 2014, insomma, otto registi su dieci sono pienamente votati al digitale e quindi non vivranno una vera rivoluzione, non appena il 2013 ci saluterà. Gli stabilimenti delle famose “pizze” o hanno chiuso o si sono convertite al nuovo che avanza e che non ha pietà, mai, del “classico”. La questione non è comunque solo di “modernità”, quanto di distribuzione e risparmio. Si calcola, che in poco tempo si dovrebbe spendere davvero di meno e rientrare con le spese. Potrebbero anzi essere più che dimezzate, per cui il guadagno non è affatto relativo. L’idea era più che un progetto da due lustri in effetti, ma solo ora le major hanno trovato il modo giusto per imporla.

 

 

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