Il cinema sardo in ginocchio: una sala su quattro a rischio chiusura

L’assemblea di Moviementu – Rete Cinema Sardegna,  l’associazione di produttori, registi,  sceneggiatori, attori, scenografi, costumisti e maestranze locali,  ha appreso che il nuovo bilancio di previsione della Regione Sardegna taglierà tutti i fondi destinati al cinema e alla cultura in generale.

Scrivendo al Presidente della Regione, l’associazione ha dichiarato:

La difficoltà in cui si muove un settore così importante nella nostra isola e si sollecita il reintegro dei fondi necessari per il funzionamento della legge regionale che sostiene la produzione, il lavoro e la cultura cinematografica, e della Sardegna Film Commission.

Questi due strumenti creerebbero, se debitamente finanziati, lo start up definitivo di un settore produttivo e creativo come quello del cinema e dell’audiovisivo. Un settore ‘green’, capace di generare sul territorio un ritorno economico e d’immagine diffuso, grazie al coinvolgimento delle diverse realtà produttive, ricettive e commerciali in esso presenti.

E’  in atto ora una campagna di sensibilizzazione che prevede la proiezione di due spot di Moviementu prima dell’inizio delle proiezioni nella sale della regione.

Nora cruciale di questa situazione è che la Sardegna è  l’unica regione ad avere rinunciato  agli aiuti europei previsti per la digitalizzazione delle sale cinematografiche. Senza questi adeguamenti le majors volteranno le spalle a queste sale.  Conseguenza:  chiuderà almeno un quarto delle sale cinematografiche portando così l’offerta a diminuire drasticamente.

Si spera che nelle prossime ora le cose possano cambiare ma al momento, a detta degli interessati, non sembrano essereci i presupposti. Se i timori venissero confermati non solo professionisti e maestranze sarabbero coinvolti ma gli spettatori stessi che si troverebbero ridotte in un colpo solo, pellicole, offerte, sale e festival.

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