Gomorra: premio “CITTÀ DI ROMA – ARCOBALENO LATINO”

Il Premio “Città di Roma – Arcobaleno Latino”, ideato da Gillo Pontecorvo, è un riconoscimento che si colloca sotto diverse bandiere – 37 paesi di ogni parte del mondo – per valorizzare un cinema che privilegi la dimensione culturale, l’intelligenza del pubblico, l’intrattenimento qualitativo, le personalità degli autori, la diversità degli stili e dei linguaggi della cultura latina. Il Premio “Città di Roma- Arcobaleno Latino”, giunto al 61. Festival di Cannes, alla sua dodicesima edizione, è stato attribuito al film “GOMORRA” di Matteo Garrone con la seguente motivazione: Il premio va a Matteo Garrone per la sua capacità di raccontare senza retorica una realtà impossibile da ridurre a schema, estrapolando dal libro di Roberto Saviano tante piccole storie che vanno a comporre un mosaico di rabbia, accettazione, ritorsione, coraggio e incredibile umanità.

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Maradona: il 30 maggio in uscita il film

In questo film, Emir Kusturica celebra l’incredibile storia di Diego Armando Maradona: eroe sportivo, dio vivente del calcio, artista brillante, campione del popolo, idolo in disgrazia e fonte di ispirazione per milioni di persone in tutto il mondo. Da Buenos Aires a Napoli – fino a Cuba – Emir Kusturica segue le vicende di quest’uomo straordinario, dalle sue umili origini alla sua fama mondiale, dalla sua spettacolare ascesa alla tragica caduta. Un documentario unico sul ‘calciatore del secolo’, girato dal suo fan più grande Emir Kusturica annuncia ufficialmente il suo progetto per un documentario su Diego Maradona: “Il primo film”, spiega “che racconterà tutti gli aspetti della vita di Maradona”. Il rinomato regista, vincitore di due Palme d’Oro a Cannes e di numerosi altri premi internazionali, intende documentare la vita del più grande calciatore di tutti i tempi! La notizia esce su tutti i giornali del mondo. Le riprese inizieranno a Buenos Aires, per continuare a Napoli, tappa importante nella vicenda sportiva di Maradona, e quindi a Cuba, la sua città adottiva, e a Belgrado, patria del regista: “La mia intenzione nei prossimi cinque mesi è di scoprire la vera personalità di Maradona”.

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“Cinema senza Barriere” parte a Bari

Da oggi parte a Bari parte l’edizione del “Cinema senza barriere”,con la proiezione di “Little Miss Sunshine” il progetto pensato per condividere cultura e promuovere pari opportunità nella fruizione di un genere di intrattenimento abitualmente destinato solo alla parte abile della popolazione. A Bari i disabili della vista e dell’udito possono finalmente godere del piacere del cinema insieme alle loro famiglie e ai loro amici. Il terzo appuntamento di “Cinema senza barriere”, nella sala 1 del Multicinema Galleria, è alle 18.30 e poi alle 21.00, con la proiezione di “Little Miss Sunshine”, di Jonathan Dayton e Valerie Faris, una commedia cinica e stavagante, divertente e amara, che nel 2006 ha entusiasmato la critica riscuotendo grande successo presso il pubblico italiano e internazionale.

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Blindness per l’apertura del festival di Cannes

A Cannes per questa edizione del festival non è stato tralasciato nulla. Anche il disagio sociale della moderna civiltà è stata considerata. “Blindess” il film di apertura del festival lascerà tutti a bocca aperta, e mostrerà un disagio di cui non ci si rende conto: quello dei non vedenti. Il film racconta di una città viene ribaltata a causa di una misteriosa malattia che porta alla cecità. Tutta la popolazione è ormai priva della vista, l’unica persona rimasta incolume è la moglie di un dottore. Mentre intorno a lei tutto è avvolto nel caos, la donna l’attrice Julianne Moore, cerca in ogni modo una cura per salvare suo marito. La carrirea di Julianne Moore si è alimentata piano piano. Cresciuta in una famiglia di tradizione militare, con padre giudice e madre psichiatra. Da adolescente si trasferisce con la famiglia in oltre 23 città diverse, per le regole di vita militare imposte dal lavoro del padre. Terminati gli studi al College, per le insistenze della famiglia prima si laurea con il massimo dei voti alla Boston University e solo successivamente decide di seguire la passione per il teatro iscrivendosi alla University’s School of the Performing Art, dove in meno di due anni ottiene l’attestato di recitazione drammatica. A 24 anni si trasferisce a Manhattan, e viene scritturata in alcune produzioni teatrali, con contratti firmati fino alla fine degli anni ’80. Poi l’esplosione…

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