Cannes e dintorni 2008 a Milano

Dal 10 al 16 GIUGNO TORNA A MILANO “CANNES E DINTORNI”, l’appuntamento con il cinema organizzato dal Settore cultura della Provincia di Milano in collaborazione con Agis Lombarda. L’abbonamento per la visione di tutti i film costa 30 euro. L’ingresso per i non abbonati è di 7.00 euro, l’ingresso ridotto è di 5.00 euro. (tessere Vieni al Cinema, Centre Culturel Français, Soci FNAC) Vendita abbonamenti, dalle ore 15.00 di venerdì 6 giugno, presso Anteo spazioCinema, Colosseo Multisala, Plinius Multisala e Spazio Oberdan. Il programma della manifestazione sarà disponibile dal pomeriggio del 5 giugno su www.lombardiaspettacolo.com e, compatibilmente con i tempi di stampa, nei cinema coinvolti nell’iniziativa.

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Chi ha ammazzato Berlusconi?

“Ho Ammazzato Berlusconi” Il film in uscita nelle sale il prossimo 13 giugno racconta una storia “fantapolitica”.. particolare! All’indomani delle elezioni politiche del 2001, Matteo Luisi litiga violentemente con la moglie Livia, che lo accusa di aver votato per il vincitore delle elezioni, Silvio Berlusconi. Livia, appassionata militante di sinistra, non riesce ad accettare che il suo compagno abbia optato per il “nemico”, dopo aver affrontato anni di convivenza all’insegna di un condiviso anelo sociale e politico.
La scelta di Matteo provoca l’abbandono da parte di Livia del tetto coniugale e la conseguente morte, causata dalla caduta di un pezzo di aereo proprio nel giardino di casa Luisi.
Matteo, sconvolto per il decesso della moglie, esce di casa nel bel mezzo di un temporale ed investe un uomo, che si rivelerà essere proprio il neo-eletto Silvio Berlusconi. Questo incidente sarà il motore di equivoci e avventure, che trovano un terreno fertile nell’alternarsi di allucinazione e realtà, in cui diventa sempre più difficile distinguere i personaggi reali dalle creazioni fantastiche di una mente che inizia il suo percorso verso l’alienazione. Il cadavere di Silvio Berlusconi non significa che il leader sia morto perché il suo volto sorridente continuerà ad apparire nelle trasmissioni televisive.

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Napoli Film Festival

Parte la decima edizione del Festival del Cinema di Napoli a Castel Sant’Elmo dal 6 al 16 giugno. Nel meraviglioso scenario della fortezza medievale si svolgerà la rassegna diretta da Davide Azzolini e Mario Violini. Una nuova sede che offrirà scenari di grande fascino: le proiezioni si svolgeranno nel grande auditorium e in antiche sale del castello che per l’occasione si trasformeranno in moderni cinema. Novità di questa decima edizione è il concorso “Nuovo Cinema Italia”, una sezione riservata alle produzioni italiane indipendenti e a basso budget che rischiano di non arrivare in sala, dopo il successo de “Il vento fa il suo giro”, che lo scorso anno vinse la sezione Europa, Mediterraneo e che trovò poi spazi di distribuzione nelle sale napoletane, fino a ricevere cinque nomination ai David di Donatello.

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Il Resto della notte

Il regista romano ambienta il film in una Brescia dove sono ben visibili le contraddizioni tra le comunità del Nord e immigrati clandestini arrivatio ora ad un punto di collisione e rottura. Ricchi industriali, ghetti sordidi e blindate ville superlusso, tossicomani irrecuperabili e giovani ingenui e innocenti condannati a perdere la speranza. ‘Il resto della notte’ è girato con notevole aderenza alle persone e alle cose, una tangibile realtà che rende credibile la proiezione. La storia ruota intorno ad una ricca famiglia in cui lavora una giovane rumena, la padrona di casa moglie di un industriale di provincia, sofferente da tempo di disturbi nervosi, si convince che la giovane domestica rumena, Maria, sia responsabile della sparizione di alcuni oggetti preziosi nella propria casa. Senza prove, contro la volontà del marito Giovanni e soprattutto della giovane figlia Anna, la donna decide di licenziare su due piedi la giovane.

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E venne il giorno…Happening

E venne il giorno” può essere definito un thriller ecologico? Shyamalan: Ogni film che ho diretto è legato ad una preoccupazione che avevo in quel momento. Con “E venne il giorno” viene messa in rilievo la mia preoccupazione per il futuro di questo pianeta. A cosa si è ispirato nella realizzazione di “E venne il giorno”? Shyamalan: Certamente i film degli anni ’50 e ’60 hanno avuto una grande influenza nella realizzazione di “E venne il giorno”. Ho preso molto, ad esempio, da “L’invasione degli ultracorpi”, non tanto nel contenuto, ma nel modo in cui le persone interagiscono con una realtà attorno a loro che non riconoscono più. Si ha paura insomma dal cambiamento dei comportamenti delle persone che conosciamo bene. Se le persone a noi familiari iniziano a comportarsi in maniera diversa dal normale, si ha paura perché non si ha più sotto controllo la realtà che ci circonda. Casualmente poi nella scelta della scena dei titoli iniziali, mi sono trovato a fare una citazione proprio al film “L’invasione degli ultracorpi”. Tra le tante scene che ho visionato, per caso ho scelto la stessa, quella delle nuvole. Questo vuol dire che ci sono immagini nel nostro inconscio che generano paura senza sapere il perché. In molti suoi film ci sono personaggi che perdono la fede ma poi la ritrovano per un evento soprannaturale o per un incontro decisivo. Anche in questo film c’è una coppia che ritrova la fede che inizialmente aveva perso. Che tipo di fede è? Una fede religiosa, una fede laica? Che tipo di rapporto ha lei con la fede?

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