Ce n’è per tutti: un film da guardare con gli occhi in su!

Trainspotting” si apriva su una fuga. Disperata, travolgente, vitale. Come il suo protagonista, Ewan McGregor. E mentre correva in mezzo al traffico, la voce fuori campo ci svelava il perché. “Scegli il lavoro, la vita, la famiglia, il maxi televisore del ca**o,…” Ecco, il protagonista non aveva scelto né famiglia, né vita, né televisore. In quello che è stato un indiscutibile manifesto ‘horror’ della generazione X degli anni Novanta, si compieva una scelta a parte. E si restava ai margini.

Il protagonista di “Ce n’è per tutti” non corre in mezzo al traffico di Glasgow. E non si fa. Ma ha scelto anche lui. Di isolarsi, di staccare la spina, di resettarsi in tutta calma. Il suo ‘buen retiro’? No, nessun isola. Ma il Colosseo. In cima al monumento più antico e più famoso di Roma. Una nicchia extra lusso ricavata fra traffico, isterie metropolitane e nevrosi familiari. Manco fosse lo stilita del bunueliano “Simon del deserto”.

Luciano Melchionna, dopo l’esito spiazzante e implacabile del suo durissimo “Gas”, riparte dal film Ce n’è per tutti. Dai margini, per l’appunto. E da un apocalittico non integrato. Uno che se ne frega dell’orologio, dell’agenda e della puntualità. Uno che vuole mancare a se stesso. E agli altri.

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La cosa giusta: al cinema dal 20 Novembre

La cosa giusta“, il film diretto da Marco Campogiani, con Paolo Briguglia, Ennio Fantastichini esce nelle nostre sale cinematografiche il 20 Novembre.

La trama del film “La cosa giusta

Eugenio Fusco (Paolo Briguglia) e Duccio Monti (Ennio Fantastichini) sono due poliziotti diversissimi, per carattere, metodi, linguaggio, storie personali. Estranei. Incompatibili. Eugenio è un agente giovane, preparato, curioso, con delle ambizioni personali e ancora idealista. Duccio è invece un uomo pratico, d’esperienza, che il tempo e il mestiere hanno reso realista e forse cinico. I due si conoscono e subito si detestano, ma dovranno passare molti giorni insieme. Sono infatti incaricati di pedinare uno straniero, Khalid Amrazel, liberato dopo mesi di detenzione in carcere per il sospetto di appoggiare una cellula di terroristi. Scarcerato per decisione di un GUP, ma in attesa di una sentenza definitiva, di una verità chiara sul suo caso.
E’ un pericolo reale? O si tratta di un altro grave errore giudiziario – come teme Eugenio – nel clima di paure e sospetti post 11 settembre? O forse, come ritiene Duccio, l’errore è stato proprio quello di liberarlo?
Con queste domande ha inizio l’inseguimento dei poliziotti, ognuno con le sue risposte e i propri segreti dubbi…

Il trailer di “La cosa giusta

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