Cannes: Lars Von Trier dichiara “Hitler? Lo capisco”

E’ una notizia certamente destinata a fare il giro del mondo. Lars Von Trier, il controverso regista danese che ha portato a Cannes in concorso Melancholia, ha dichiarato infatti di “capire Hitler“.

A una domanda sull’estetica nazista e l’architetto Albert Speer, ha infatti risposto così: “Ho pensato a lungo di essere ebreo e ne ero felice. Poi ho scoperto che la mia famiglia era tedesca. Resto sempre molto a favore degli ebrei, ma posso dire che comprendo Hitler, anche se penso che abbia fatto del male. A volte lo immagino nel suo bunker e credo di capirlo come uomo“. Poi l’autore, Palma d’oro con Dancer in the Dark, notoriamente restio a parlare con la stampa, si è reso conto di averla sparata grossa e l’ha buttata sullo scherzo. “Come ne esco adesso? Noi nazisti abbiamo la tendenza a fare le cose in grande, potrei pensare a una soluzione finale con i giornalisti“.

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“Unlawful Killing” il film su Lady D, in esclusiva a Cannes

Si chiama “Unlawful Killing” il documentario di Keith Allen che ha riaperto sulla stampa inglese il dibattito sulla fine di Lady Diana. Il film, dal titolo liberamente traducibile con “Omicidio“, riporta in superficie, tra le altre cose, la foto shock che uno dei paparazzi lanciati all’inseguimento di Diana e Dodi Al Fayed non esitò a scattare, con il volto agonizzante di Diana e le immagini della macchina distrutta.

Finito il 9 marzo, dopo tre anni di ricerche, il film, che sarà a Cannes Venerdì, potrebbe avere nel padre di Dodi, Mohammed Al Fayed, il suo sponsor anche al festival perché al centro c’é l’inchiesta, da lui fortemente sostenuta, di un complotto per togliere di mezzo un personaggio che ostacolava i Windsor.

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Blindness per l’apertura del festival di Cannes

A Cannes per questa edizione del festival non è stato tralasciato nulla. Anche il disagio sociale della moderna civiltà è stata considerata. “Blindess” il film di apertura del festival lascerà tutti a bocca aperta, e mostrerà un disagio di cui non ci si rende conto: quello dei non vedenti. Il film racconta di una città viene ribaltata a causa di una misteriosa malattia che porta alla cecità. Tutta la popolazione è ormai priva della vista, l’unica persona rimasta incolume è la moglie di un dottore. Mentre intorno a lei tutto è avvolto nel caos, la donna l’attrice Julianne Moore, cerca in ogni modo una cura per salvare suo marito. La carrirea di Julianne Moore si è alimentata piano piano. Cresciuta in una famiglia di tradizione militare, con padre giudice e madre psichiatra. Da adolescente si trasferisce con la famiglia in oltre 23 città diverse, per le regole di vita militare imposte dal lavoro del padre. Terminati gli studi al College, per le insistenze della famiglia prima si laurea con il massimo dei voti alla Boston University e solo successivamente decide di seguire la passione per il teatro iscrivendosi alla University’s School of the Performing Art, dove in meno di due anni ottiene l’attestato di recitazione drammatica. A 24 anni si trasferisce a Manhattan, e viene scritturata in alcune produzioni teatrali, con contratti firmati fino alla fine degli anni ’80. Poi l’esplosione…

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