Triplo Herzog

Già la Mostra ci aveva stupito inserendo in concorso l’ultimo film di fiction dell’ormai convinto documentarista Werner Herzog, che si cimenta addirittura con un remake, ma ha anche scodellato il film a sorpresa che… sorpresa, è ancora di Werner Herzog. Anzi di più, è di Herzog ed è prodotto da David Lynch.
Il fine settimana della Mostra del Cinema è cominciato così, all’insegna di un doppio colpo di scena. Da una parte la sorpresa nell’assistere a Bad Liutenent. Call of port: New Orleans che più che un remake de Il Cattivo Tenente di Abel Ferrara è un noir herzoghiano con risvolti ironici e grotteschi. “Io non so chi sia Abel Ferrara e non ho mai visto nessuno dei suoi film” ha dichiarato il regista tedesco in conferenza stampa. Realtà o bugia? Noi propendiamo per la seconda ipotesi, visto che nonostante la sceneggiatura abbia eliminato tutti i riferimenti religiosi e cattolici, tema preponderante del primo “cattivo tenente”, la camera del nuovo cattivo tenente (uno stordito Nicholas Cage da applausi) contiene una bella collezione di statue raffiguranti la Madonna. Un caso?

Read more

Giacomo Puccini: la sua vita in un film

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha commissionato all’ Agi un film documentario sulla vita di Giacomo Puccini e i suoi luoghi, nell’anno del 150° anniversario della nascita del maestro. La troupe, accompagnata dalla curatrice del filmano, Marcy Monetti e dal regista Gianni Martucci, proprio in questi giorni sta effettuando le riprese in città, dedicando particolare attenzione ad alcuni luoghi pucciniani per eccellenza: quali le chiese di S. Michele e S. Paolino, piazza Cittadella e il monumento a lui dedicato. Una visita particolare sarà quella alla mostra “Puccini e Lucca” allestita fino al 22 dicembre a palazzo Guinigi.
“Il filo conduttore del documentario – ha spiegato lo stesso regista Martucci – sono i luoghi pucciniani per eccellenza che ne hanno influenzato la produzione musicale. Lucca è la sua città, quella che ha dato i natali al maestro e quindi quella che ne ha influenzato la formazione e, sicuramente la giovinezza.
Puccini ha avuto uno speciale legame con la città, non dimentichiamo che la sua formazione musicale è avvenuta proprio nell’Istituto d’arte oggi dedicato alla memoria di Boccherini. Respirare l’aria di questa particolare città colta, ricca d’arte e di luoghi intensi e dedicati alla musica, ha sicuramente influenzato profondamente il maestro. E’ vero però che Puccini poi è diventato un cittadino del mondo, e si è trasferito a Milano, dove si è realizzata e perfezionata la sua preparazione musicale, dove ha conosciuto Mascagni e condotto una vita bohemienne. Ultimo non ultimo certamente Torre de Lago, luogo di affezione, scelto dal maestro, legato al suo amore per la caccia e fonte di ispirazione continua per le sue opere”.

Read more