Changeling: la scioccante verità di una storia realmente accaduta

Clint Eastwood dirige Angelina Jolie e John Malkovich in un provocatorio drama basato su una storia realmente accaduta: Changeling. Un film emozionante e provocatorio basato su un fatto di cronaca che trasformò per sempre la città di Los Angeles.
Nel film, le pregherie di Christine Collins (Jolie) sembrano essere state esaudite quando il suo bambino rapito le viene restituito.
Ma tra la frenesia del ricongiungimento capisce che quello non è suo figlio. Di fronte alla polizia corrotto e allo scetticismo della gente va disperatamente a caccia di risposte, per scontrarsi con una realtà che la cambierà per sempre.

Los Angeles, 1928, un sabato mattina, in un sobborgo della classe operaia, Christine saluta suo figlio Walter e va al lavoro. Quando torna a casa, scopre che è sparito. Le ricerche risultano vane e mesi dopo un ragazzo che dice di avere nove anni ritorna. Frastornata da un nugolo di poliziotti, di giornalisti e dalle contrastanti emozioni, Christine gli concede di stare da lei per la notte. Ma nel suo cuore sa che quel ragazzo non è Walter.

Quando preme sulle autorità perchè continuino le ricerche, si rende conto che nell’era del proibizionismo a Los Angeles le donne on sfidano il sistema e vive per raccontare le loro storie.

Calunniata e delusa trova un alleato nell’attivista Reverendo Briegleb (Malkovich) che l’aiuta a combattere la città per ritrovare suo figlio.

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A prova di spia: risultato storico per i fratelli Coen

Weekend sotto il segno dei fratelli Coen: “A prova di spia” (Burn After Reading), il film presentato fuori concorso e che ha aperto la 65ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, spopola nei cinema italiani e con quasi 2 milioni di euro (1.951.041) segna il miglior esordio di sempre di un film dei Coen nel primo weekend di programmazione.

Continua inarrestabile anche l’affermazione del ‘papà di Giovanna‘ di Pupi Avati che con l’ottimo risultato del fine settimana supera i 2 milioni di euro. Un successo ‘in progress’…

E che dire dei fratelli Coen? Se non ci fossero, qualcuno dovrebbe inventarli. Magari il buon vecchio Sam Elliott, mentre al bancone di un bar sperduto da qualche parte in America, racconta le straordinarie storie di drughi, droghe non proprio leggere e palle da bowling pronte a trascinare via birilli e vite. Come niente fosse.
Ed è come niente fosse che questi due geniali fratelli del Minnesota, cresciuti a pane e (buon) cinema si sono trasformati negli anni in straordinari e impagabili affabulatori, narratori di un’America in bilico fra centro e provincia, sangue e neve, conoscenza e profonda stupidità.

Il nostro incipit, strappato dalle pieghe deliranti de “Il grande Lebowski“, è soltanto un modo per sottolineare ancora una volta che quello dei Coen non è mai esercizio di stile punto e basta, ma osservatorio illuminante e al tempo stesso racconto che trae la sua ragione d’essere dalla condivisione.
Inutile cantare le meravigliose e terribili contraddizioni dell’America profonda senza guardare dritto agli occhi lo spettatore. Impossibile rispolverare la commedia sofisticata (“Prima ti sposo, poi ti rovino“, “Mister Hula Hoop“), senza raccontare fra le righe qualcosa di noi, qualcosa dell’oggi.
Provocatori, acidi, sarcastici, ma al tempo stesso profondamente umanistici. I Coen raccontano l’uomo. Quello incurvato dal tempo e dalla sabbia del deserto (il magnifico Lee Jones del finale di “Non è un paese per vecchi“), quello incastrato in storie (e vite) più grandi di lui.

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Burn After Reading: i fratelli Coen colpiscono ancora!

Burn After Reading, commedia-thriller dei fratelli Joel e Ethan Coen, proiettatto in anteprima mondiale assoluta alla 65ma Mostra del Cinema di Venezia, esce nelle nostre sale venerdì 19 Settembre.

Il fatto che Burn After Reading venga dopo il successo dell’anno passato di Non è un paese per vecchi la dice chiara sulle intenzioni dei fratelli Coen: in entrambi i film i personaggi sono costretti a subire le pesanti conseguenze delle loro azioni, e questa è sempre stata una costante nella cinematografia dei due fratelli. Commenta Joel Coen: “A dire il vero, la sceneggiatura di questo film è stata scritta più o meno mentre lavoravamo sull’adattamento cinematografico di Non è un paese per vecchi.” E aggiunge Ethan Coen: “Abbiamo avuto l’idea per questo film pensando ai differenti ruoli che avremmo voluto scrivere per attori che conosciamo bene e che a nostro avviso si sarebbero divertiti a lavorare tutti insieme: ci riferiamo a George Clooney, Richard Jenkins, Frances McDormand, e Brad Pitt, che conoscevamo già molto bene e con i quali avevamo già lavorato prima, con l’unica eccezione di Brad.

George Clooney, che ha diretto e/o interpretato diversi film politici, aggiunge: “Nonostante l’ambientazione a Washington, in realtà il film racconta la storia di persone incredibilmente cretine che fanno delle cose estremamente stupide che hanno a che fare con il sesso ed altro. La cosa che rende tutto ciò ancora più interessante è che non si tratta di politici. “Non appena mi hanno convocato, sapevo che avrei accettato. Dopo tutto stiamo parlando dei fratelli Coen che ti offrono sempre dei ruoli che il pubblico non sa che tu puoi interpretare. Mi hanno detto di aver scritto la parte pensando a me, e questo mi preoccupa parecchio….” Commenta Clooney. E aggiunge Ethan: “Con il passare degli anni, i personaggi che scriviamo per George invecchiano come lui ma non per questo diventano più saggi….”

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