65. Mostra del Cinema di Venezia dedicata a Youssef Chahine

Si è aperta la 65. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Questa edizione è dedicata a Youssef Chahine. In ricordo del grande cineasta, sarà proiettato in Sala Grande – domenica 31 agosto a mezzanotte – il suo capolavoro Bab el hadid (Cairo Station, 1958), interpretato da Chahine stesso.

“Amava lo studio-system cairota, ma ha scelto di far ripartire il cinema del mondo arabo, portandolo in un’altra direzione e prendendo su di sé tutti i rischi – passando persino dall’altra parte della macchina da presa in uno dei suoi film-faro, Bab el-hadid (1958), per interpretare un personaggio di diseredato irriconciliabile (e maniaco sessuale). Ha realizzato il primo cinemascope a colori del continente africano e del mondo arabo, Salah ed-Din el-Nasr (1963), e continuato ad affermare una propria cifra stilistica in ciascuna delle sue opere più spettacolari, come se superproduzioni e coproduzioni non potessero mai essergli d’impaccio. Quando è iniziata la sua storia d’amore con il musical (amava Ginger e Fred quanto Asmahan e Oum Khalthoum), subito per lui ha danzato la sublime Hind Rostom, cantato l’immenso Farid el-Atrache (e poi Fayrouz, Magda el-Rumy…).

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65. Mostra: l’esordio nella regia di Natalie Portman apre Corto Cortissimo

Toccherà a Natalie Portman, lunedì 1 settembre prossimo, accendere la fiaccola della sezione Corto Cortissimo, il concorso internazionale di cortometraggi della 65. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, diretta da Marco Müller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta
Sarà infatti Eve, esordio nella regia della giovane attrice americana (la regina Padmé Amidala di Star Wars, e star di titoli quali Léon, Closer, V per Vendetta, The Darjeeling Limited), ad aprire – fuori concorso – il primo dei tre programmi della competizione curata da Stefano Martina con la collaborazione di Giuliana La Volpe. Interpretato da due icone del cinema americano come Lauren Bacall e Ben Gazzara, che hanno generosamente prestato le loro gloriose rughe e il loro talento ad una garbata commedia sulle schermaglie amorose della terza età, il film della Portman è però solo il primo della nutrita ed eterogenea pattuglia di produzioni americane selezionate quest’anno. E che comprende anche The Butcher’s Shop, una raffinata rilettura – all’incrocio tra cinema e videoarte – di un celebre dipinto del pittore cinquecentesco Annibale Carracci diretta dal veterano Philip Haas (Una notte per decidere, Angeli e insetti), il kammerspiel firmato in coppia dagli italiani Giacomo Gatti e Francesco Carrozzini 1937, interamente ambientato nel celeberrimo Chelsea Hotel di New York, e – come film di chiusura, anch’esso fuori concorso – Jarred di Martin Gaiss.

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