Terry Gilliam e il suo mondo capovolto

Parte oggi e continua fino al 15 febbraio 2009, al Cinema Massimo, la rassegna “Il mondo capovolto. Retrospettiva Terry Gilliam”, un omaggio che il Museo Nazionale del Cinema dedica al regista americano. La retrospettiva ripropone tutti i film realizzati da Gilliam, coprendo un arco di tempo di oltre 30 anni, che va dalla sua collaborazione con i Monty Python fino alle sue opere più recenti.

*Nell’eterna e annosa guerra tra la realtà e la fantasia, Terry Gilliam è uno dei più carismatici, testardi e straordinari generali della seconda. Nel suo cinema non solo tutto è fantasia, ma tutto è anche sberleffo, offesa e rimedio alla realtà. Film dopo film, Gilliam ne individua i vassalli (burocrazia, tecnologia, ragione, scienza) e li aggredisce con la stessa irruente follia con cui Don Chisciotte si scaglia contro i mulini a vento. A volte l’assalto non finisce bene e la freddezza del Male trionfa (il finale di Brazil ne è il caso emblematico), raramente si arriva all’happy end (La leggenda del re pescatore, I fratelli Grimm), spesso è necessario passare attraverso le forche caudine del sacrificio (L’esercito delle dodici scimmie, Le avventure del barone di Munchausen).

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MFF seconda ed ultima puntata. Vincitori e vinti

IL FATTO. Il lungometraggio vincitore della tredicesima edizione del Milano Film Festival 2008 è il film è Ainda Orangutans del brasiliano Gustavo Spolidoro. Nella città di Porto Alegre si incrociano otto storie, lontane tra loro ma accomunate da un senso di irrealtà e di straniamento che da all’intero film un carattere surreale, Buñuel rivisitato in chiave metropolitana.
Un turista giapponese assiste alla morte improvvisa della fidanzata su un autobus, due lesbiche ingaggiano una lite con un Babbo Natale sui generis, due amanti, rapiti dal demone della passione, abbandonano ogni freno inibitorio lanciandosi in un vortice senza fine. Ciò che apparentemente rende estranee le otto storie, la loro genesi e la loro conclusione, si costruisce invece su ciò che le accomuna, una focalizzazione personalissima e concentrata rivelata dal lungo piano sequenza che fa di questo film un percorso ad ostacoli su un’unica linea rossa.

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Tanti i buoni propositi per la 13 edizione del Milano Film Festival 2008

Milano 10 settembre 2008 ore 12.00, saletta stampa del teatro Strehler. Questa la location per la conferenza stampa che apre ufficialmente la tredicesima edizione del Milano Film Festival 2008 che si terrà nella città meneghina dal 12 al 21 settembre. E già si parla di novità, di voglia di fare e di crescere.
Sotto la luce, è il caso di dirlo, della sponsorizzazione della A2A , Ente per l’Energia Elettrica di Milano, che quest’anno è anche presente come sponsor della rassegna MI.TO.
10 giorni di programmazione, 10 lungometraggi, primissime e prime visioni (per Milano).
8 location, rispetto alla scorsa edizione si aggiunge il Teatro Dal Verme che ha dato la possibilità all’organizzazione di aumentare il numero dei posti disponibili fino ai 3500, 2 concorsi internazionali, 14 rassegne parallele. Numeri di un Festival di tutto rispetto, almeno sulla carta. Così come di tutto rispetto è l’ospite a cui è dedicata la retrospettiva: Terry Gilliam, l’unico membro americano dei Monty Python, che per tutti gli anni settanta ha schiaffeggiato con un cocktail di ironia e surrealismo l’intera classe politica inglese. Regista di film memorabili come Monty Python e il senso della vita, Paura e delirio a Las Vegas, ma anche uno scarsamente quotato Le avventure del Barone di Munchausen e I fratelli Grimm e l’incantevole strega che di surreale aveva solo la presenza di Monica Bellucci.

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