The Hurt Locker: la cassetta del dolore

Dopo “Miracolo a Sant’ Anna“, il film di Spike Lee sulla seconda guerra mondiale, esce nelle sale italiane Venerdì 10 Ottobre “The Hurt Locker“, il ritratto intenso di un’unità speciale di soldati con il compito più pericoloso del mondo: disarmare bombe nel mezzo dell’azione.

The Hurt Locker, il cui titolo significa “La cassetta del dolore” (riferito alla cassetta dove vengono custoditi i resti dei caduti in guerra, uniformi e medaglie), è stato presentato in anteprima alla 65esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia lo scorso Settembre.

Se la guerra è l’inferno, perché sono in tanti a scegliere di combattere? In un’epoca in cui gli eserciti non sono formati da militari di leva ma da volontari, e gli uomini si lanciano di buon grado nell’azione militare, a volte la guerra corteggia in maniera potente e seducente fin quasi a diventare dipendenza.

Quando il nuovo sergente, James (Jeremy Renner), assume il comando dell’unità speciale esperta in disarmo delle bombe nel bel mezzo di un violento conflitto, sorprende i due sottoposti, Sanborn ed Eldridge (Anthony Mackie e Brian Geraghty), lanciandosi inesorabilmente in un gioco mortale di guerriglia urbana. James sembra essere indifferente alla morte.
Mentre i soldati lottano per controllare la follia del loro nuovo capo, in città esplode il caos, e salta fuori il vero carattere di James, cambiando ogni uomo per sempre.

Con la visionaria regia di Kathryn Bigelow, The Hurt Locker è il frutto dell’osservazione diretta del reporter e sceneggiatore Mark Boal. Con Jeremy Renner (Dahmer, il Cannibale di Milwaukee, L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford), Anthony Mackie (Half Nelson, We Are Marshall) e Brian Geraghty (We Are Marshall, Jarhead), il film associa l’avvincente azione realistica al dramma umano più intimo per mostrare la psicologia di un soldato durante azioni ad altissimo rischio, fra uomini che scelgono di affrontare mortali avversità.

The Hurt Locker è distribuito da Videa CDE.

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