Lorax il guardiano della foresta, da oggi al cinema

 

E’ un tenero batuffolo e anche come carattere non scherza affatto. E’ praticamente un visionario e attento all’ambiente e il film a lui dedicato, o meglio il cartone animato si chiama  “Lorax – Il guardiano della foresta” che questa sera debutterà nelle sale di tutta Italia.  Il protagonista vanta un doppiaggio d’eccezione, visto che la sua voce è quella di Danny De Vito. Il cattivo Onceler, invece, ha quella di Marco Mengoni. Di cosa tratta il lungometraggio?

Si parla di un dodicenne che è alla ricerca dell’Albero di Truffula, che gli permetterà di conquistare il cuore della ragazza che ama. Il film è in 3D e ha avuto un costo totale di 70 milioni di dollari. Una scelta, però, non azzardata visto che già nella prima settimana di programmazione negli Usa, sono stati più che recuperati, dimostrando che ne valeva la pena. Una favola dal tocco naturalista che è nata dall’intuizione dei creatori di “Cattivissimo me” e dalla fantasia del Dr. Seuss. Parla di Ted che in America ha la voce di Zac Efron, che vive con la nonna a Thneedille, una cittadina artificiale e plastificata dalla quale non si può uscire ma che è dotata di tutte le più moderne tecnologie. Tuttavia, gli abitanti  sono condannati a una vita fatta di vegetali gonfiabili e disegnati dove tutto viene venduto. Arriva però Audrey, negli Usa è Taylor Swift che lui ama perdutamente e che gli confida di desiderare di poter vedere un vero albero almeno una volta nella vita. A questo punto Ted decide di accontentarla e parte alla di Onceler, il vecchio che in gioventù per cupidigia ha abbattuto tutti gli alberi della valle facendo arrabbiare Lorax.

E’ buffo ma carino e viene portato sul grande schermo con una visione più moderna e green, rispetto a quando fu scritto il romanzo 40 anni fa. Lo stesso De Vito commenta a tal proposito: “A quei tempi c’è chi vide il libro come un attacco all’industria e ancora oggi in Usa c’è chi vorrebbe le coscienze addormentate”. Felice pure Mengoni, alla sua prima provain questo senso: “Il mio è un personaggio cattivo che ha una bipolarità. Sotto sotto è un sensibile, è un buono insomma. Lui che distrugge tutto alla fine ha la chiave per risolvere il problema che ha creato”.

Lascia un commento