“La mia sola preoccupazione in queste settimane è stata quella di salvare la festa del Cinema, a cui ho dedicato tre anni bellissimi di lavoro con tanti bravi e giovani talenti professionali.
Per questo oggi ho ribadito al Sindaco di Roma, la mia disponibilità e decisione di lasciare la Presidenza, al fine di sgombrare il campo da ogni possibile polemica e strumentalizzazione politica, che oggettivamente può nascere per il mio incarico nazionale nel PD. Anche se ricordo che non sono stato nominato presidente nell’ambito di una lottizzazione, ma ho contribuito, partendo da zero, a costruire l’evento; che in sole due edizioni si è affermato in tutto il mondo.
Ma ciò che mi preme è rasserenare il confronto e trovare sulla festa soluzioni condivise.
È il maestro Ermanno Olmi il Leone d’Oro alla carriera della 65esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Il premio, che rende omaggio a un cineasta che ha lasciato un segno profondissimo nell’invenzione del cinema moderno, è stato proposto dal Direttore della Mostra Marco Müller, e accolto dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta.