Cinema Italian Style: i film italiani in corsa verso l’ Oscar

Cinema Italian Style, dal 10 al 18 Novembre porta a Los Angeles una selezione delle migliori produzioni cinematografiche italiane dell’anno.

A dare il via alla kermesse, è stato il film candidato a rappresentare l’Italia agli Oscar, Baaria. Alla premiere, che si è tenuta nella sala dell’Egyptian Theatre di Los Angeles, saranno presenti il regista Giuseppe Tornatore, gli interpreti Margareth Madé, Francesco Scianna e Beppe Fiorello, nonché i produttori della pellicola. La rassegna proseguirà poi con Il grande sogno di Michele Placido; Questione di cuore di Francesca Archibugi; Galantuomini di Edoardo Winspeare; La Siciliana ribelle di Marco Amenta; Tutta colpa di Giuda di Davide Ferrario; Focaccia Blues di Nico Cirasola; Il compleanno di Marco Filiberti. In programma anche due documentari: Vittorio D. di Mario Canale, un ritratto del grande Vittorio De Sica, e Hollywood sul Tevere di Marco Spagnoli, un viaggio nella lunga relazione tra il cinema americano e quello italiano. Chiuderà la rassegna Vincere di Marco Bellocchio, alla presenza dell’attrice protagonista Giovanna Mezzogiorno. Tutte le pellicole presentate parteciperanno alle selezioni ufficiali per i Golden Globes.

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Pier Paolo Pasolini e la televisione: appuntamento al cinema Lumière di Bologna

Pier Paolo Pasolini, proiezioni, incontri e dibattiti, il 13 e 14 novembre 2009 al cinema Lumière della cineteca di Bologna.
La critica della modernità di Pier Paolo Pasolini, la sua visione di una società omologata dal consumismo, continua ad essere sempre più drammaticamente attuale. La televisione, secondo Pasolini, “non è soltanto un luogo attraverso cui passano i messaggi, ma è un centro elaboratore di messaggi. È il luogo dove si fa concreta una mentalità che altrimenti non si saprebbe dove collocare. È attraverso lo spirito della televisione che si manifesta in concreto lo spirito del nuovo potere”.

È “un medium di massa” che si asserve alla massa dei telespettatori “per asservirli”, ossia per imporre loro “la leggerezza, la superficialità, l’ignoranza, la vanità”, quali modelli di “una condizione umana obbligatoria”. Soprattutto negli ultimi anni di vita, Pasolini sviscerò le forme di condizionamento esercitate dalla “stupidità delittuosa della televisione” nel linguaggio e nelle forme di comunicazione adottate dagli italiani, scoprendo le forme di un processo di profonda e irreversibile trasformazione della cultura e della società dove le diversità venivano cancellate e sostituite da “valori falsi e alienanti”.

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Torino Film Festival: inizia il conto alla rovescia

Giunto alla 27° edizione e diretto per il primo anno da Gianni Amelio, il TORINO FILM FESTIVAL continua nel solco della tradizione il suo percorso di scoperta e riflessione critica sul cinema contemporaneo, i suoi linguaggi, i suoi autori.

Il Torino Film Festival, al cui timone sono stato chiamato, è in buona salute – ha spiegato Gianni Amelio, alla conferenza stampa di presentazione

Ad aprire la 27° edizione del TORINO FILM FESTIVAL sarà, il 13 novembre, nella prestigiosa sede del Teatro Regio, l’anteprima internazionale di Nowhere Boy, primo lungometraggio della regista inglese Sam Taylor Wood, incentrato sugli anni giovanili di John Lennon e tratto dal libro Imagine This: Growing Up With My Brother John Lennon, scritto da Julia Baird, sorellastra di John. Nel 2010, tra l’altro, ricorrerà il trentennale della morte dell’artista inglese.
Lennon, quindicenne, è diviso tra l’amore per la zia tradizionalista, che l’ha cresciuto, e la madre, appassionata di rock, che ha appena ritrovato; confuso, si rifugia nella musica, insieme all’amico Paul McCartney.
Più una dichiarazione d’amore che una semplice biografia, Nowhere Boy non si limita a raccontare l’adolescenza di Lennon, ma riesce anche a trasporre sullo schermo la ricchezza di suggestioni che in quegli anni ne hanno alimentato il genio. Il tutto accompagnato da un uso sapiente della musica dell’epoca e del repertorio degli esordi di Lennon e McCartney.

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Sulmonacinema Film Festival: vince il film “Ragazze la vita trema”

Si conclude con grande successo di pubblico la 27esima edizione del Sulmonacinema Film Festival diretto da Roberto Silvestri.

Ragazze la vita trema di Paola Sangiovanni è il film vincitore dell’ Ovidio d’ Argento di Sulmonacinema, la pellicola ripercorre la vita di quattro donne di diversa provenienza geografica, culturale e sociale, le cui vite si sono incrociate a Roma tra la fine degli anni Sessanta e tutti gli anni Settanta: l’autocoscienza, gli amori, la violenza sulle donne, il divorzio, la contraccezione, l’aborto…

Sulmonacinema Film Festival è stata un’edizione straordinaria, ridotta nei giorni, nel programma e privata del premio in denaro (erano 1500 euro al film vincitore) che ha voluto “esserci” – nonostante la totale incertezza sull’attribuzione dei fondi, tuttora non chiarita – per riaprire e far vivere la dimensione culturale nella città a poco distanza da L’Aquila. Purtroppo i problemi del post-terremoto hanno azzerato il dibattito e la considerazione in generale della cultura in zona. L’Associazione culturale Sulmonacinema, che organizza il festival annuale, è in attesa di definire i rapporti con il comune riguardo il progetto di gestione del Cinema Pacifico. L’unica sala rimasta in città è stata temporaneamente riaperta in occasione del festival, dopo l’improvvisa chiusura avvenuta subito dopo il 6 aprile da parte del gestore precedente.

La giuria presieduta da Valentina Carnelutti e composta da studenti e diplomati al DAMS di Bologna, SNC di Roma, Accademia dell’Immagine dell’Aquila, Università “La Sapienza” di Roma, Università di Pescara, ha assegnato i seguenti premi che consistono nella statuetta dell’Ovidio d’argento.

Vince il Festival un’ opera prima, Ragazze la vita trema di Paola Sangiovanni, “per l’efficacia con cui combina una ricerca di qualità a un contenuto storico e umano degno di essere espresso e invita a riflessioni diverse, in modo insieme pudico e intelligente”.

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Christian De Sica e Massimo Boldi: abbraccio al Quirinale

Lo storico abbraccio tra Christian De Sica e Massimo Boldi, per lunghi anni solidali e poi protagonisti di un divorzio artistico burrascoso, ha come palcoscenico nientemeno che il Quirinale, dove questa mattina il presidente Giorgio Napolitano ha consegnato i Premi De Sica e i Premi Eti, alla presenza di Gian Luigi Rondi, che istituì il premio intitolato al grande regista di Ladri di biciclette più di trent’anni fa.

Boldi e De Sica litigarono nel 2006 dopo anni di successi natalizi a colpi di risate. Il duo comico annunciò una separazione artistica, ma poi se ne spararono a vicenda di tutti i colori.

Ieri, invece, 9 Novembre 2009, Christian De Sicaelargisce sorrisi alle telecamere e si congratula con i due colleghi più stretti, Neri Parenti (premiato tra i registi, insieme a Marco Pontecorvo e Marco Risi) e appunto Massimo Boldi, “e ora lo vado a menare“, aggiunge sornione.

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Torino Film Festival: 254 titoli e molti film italiani

Due titoli (La bocca del lupo e Santina) su 16 nella competizione di Torino Film Festival, la prima edizione diretta dal regista calabrese Gianni Amelio, che raccoglie l’eredità di “grande visibilità” di Nanni Moretti.

“Cercherò di dare un contributo diverso, ho evitato una visione troppo ristretta e troppo legata al mio gusto di autore” spiega Gianni Amelio. Sono 254 i titoli in programma dal 13 al 21 novembre nella 27esima edizione di Torino Film Festival.

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