Robert Redford, al cinema con La Regola del Silenzio

 

Si chiama La Regola del Silenzio, il nono film da regista di Robert Redfort che arrivato nelle sale da un paio di giorni, mostra già di essere particolarmente gradito al pubblico. Si racconta di un uomo in fuga dal passato, mentre una giornalista è sulle sue tracce alla ricerca della verità. L’attore, amatissimo, ha anche la parte del protagonista, lo stesso che ha impiegato 30 anni per costruirsi una nuova identità. E’ certo che nasconde un segreto. Con lui c’è anche Shia LaBeouf, conosciuto soprattutto per la sua interpretazione in “Transformers”.

Si tratta di un thriller a sfondo politico che si basa sul romanzo di Neil Gordon ed è stato già presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia. Si affronta del tema del ruolo della stampa e della ricerca della verità, un pò come avvenne in “Tutti gli uomini del presidente”, film interpretato da Redford con Dustin Hoffman nel ’76.

In qualche modo è un film impegnato, perché il regista ha indagato sulla storia americano, narrando i movimenti di protesta contro la guerra negli anni ’70 e le organizzazioni più violente come i Weather Underground. Mettendosi nei loro panni ha pensato a come potessero vivere questi attivisti molti anni dopo. L’attore interpreta il ruolo di Jim Grant, avvocato e padre single che conduce una vita tranquilla. Le cose cambiano quando il giovane cronista LaBeouf svela la sua vera identità di pacifista radicale, ancora ricercato per un omicidio. A peggiorare le cose, l’arresto di una donna, ex membro attivo del movimento e Grant, ricercato dal giornalista che insegue lo scoop, e da tutto l’FBI. A lui non resta che cercare l’unica persona che può scagionarlo. A parlare del film lo stesso Redford:

Pensavo che fosse una vicenda che fornisse la possibilità di approfondire un evento che fa parte della storia Usa non solo potevamo osservare questa realtà, ma anche approfondire e osservare il modo in cui queste persone vivono trent’anni dopo, nascoste e con una falsa identità.

 

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