Pronti, partenza, lido!

Messa in cantiere la sobria cerimonia di apertura della 66^ Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia, con una scaramantica madrina “quasi in viola”, segnata anche dalla presenza sul red carpet di una bellissima Eva Mendes in rosso maculato e cerchietto nero, si comincia a parlare di cinema.
Discordanti le impressioni su Baarìa di Giuseppe Tornatore, il primo film italiano in concorso che ha avuto l’onore di “aprire le danze”. Colossal made in Sicilia sulla storia di una famiglia di Bagheria e delle vite che gli scorrono a fianco, che vede la partecipazione di troppi personaggi, troppe storie, troppi anni di racconto e addirittura troppi volti noti del cinema e della tv. Da Laura Chiatti a Beppe Fiorello, da Leo Gullotta a Donatella Finocchiaro, da Monica Bellucci ai più applauditi Ficarra e Picone. In molti hanno apprezzato il dispendio di forze e l’abilità registica del Peppuzzo nazionale, così come in molti hanno trovato ridondante e esagerata l’intera operazione. Baarìa uscirà il 25 settembre prossimo in sala e verrà distribuito in tre “lingue”: in versione originale in siciliano in Sicilia, in italiano nel resto della penisola e in un “siciliano semplificato” in alcune grandi città.
Più applaudito [Rec2] , sequel dell’horror spagnolo che fu presentato sempre a Venezia due anni fa. La storia comincia un quarto d’ora dopo la fine del primo film, quando una squadra speciale fa irruzione nel condominio colpito da uno strano virus. Claustrofobico, quanto inutile, si tratta di un operazione più che altro commerciale che comunque siamo certi non scontenterà gli amanti del genere.

Una prima giornata caratterizzata soprattutto dai numerosi disagi dati dai lavori in corso del nuovo palazzo del cinema, che sarà pronto nel 2011, e dai numerosi cambiamenti logistici: più ristoranti, più sale, ma anche più transenne e sbarramenti che hanno disorientato gli habitué. I fan invece non si sono fatti scoraggiare, soprattutto quelli di Luciano Ligabue, qui in qualità di membro della giuria, che hanno aspettato pazientemente, nonostante il caldo, lungo la passerella del red carpet armati di scale, cartelli e striscioni.
Oggi grande attesa per The Road di John Hillcoat, tratto da Corman McCarty, con Charlize Theron, che a differenza di quanto annunciato sarà presente al festival insieme a Viggo Mortensen, ma anche per il ritorno del regista di Happiness e Fuga dalla scuola media Todd Solondz, che con Life during wartime già promette di dare battaglia. Tutto sommato un inizio incoraggiante, soprattutto ricco di speranze per il buon cinema, tra cui molto horror e animazione, che ci aspetta nei prossimi giorni.

Sara Sagrati

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