Mostra del Cinema di Venezia: la madrina Vittoria puccini perde la madre

L’avevamo lasciata bellissima e sorridente, di fronte a decine di fotografi e giornalisti che sapevano bene quale ruolo importante fosse quello di madrina della Mostra del Cinema di Venezia, giunta alla sue 68esima edizione. La sua aria raggiante aveva dato inizio ai soliti pettegolezzi, gli stessi che la vogliono di nuovo insieme allo storico compagno Alessandro Preziosi, con il quale ha anche una figlia. Improvvisamente, un pò com’è la vita, fragile e imprevedibile, è stata vittima del più atroce dei lutti e ha perso la madre.

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Forfilmfest 2009: anteprima del film “Looking for Eric”

L’anteprima nazionale di Looking for Eric (il nuovo film di Ken Loach con Eric Cantona, in uscita a dicembre) e l’incontro pubblico con Mike Leigh sono solo due degli eventi che compongono il fitto calendario del FORFILMFEST 2009, il festival promosso da AIF – Associazione Italiana Formatori, giunto alla sua terza edizione e realizzato anche quest’anno in collaborazione con la Cineteca di Bologna, dedicato al ruolo del cinema come strumento per la formazione degli adulti.

In programma da giovedì 26 a sabato 28 novembre al Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65), il FORFILMFEST si articola in proiezioni, workshop, dibattiti, correndo sempre sul doppio binario specialistico, da un lato, rivolto quindi ai tecnici della formazione, e divulgativo, dall’altro lato, aprendo le porte del Cinema Lumière a tutto il pubblico che potrà e vorrà intervenire.
In particolare, l’attesa è rivolta all’evento di inaugurazione, giovedì 26 novembre, alle ore 20,30 con l’anteprima nazionale (in collaborazione con BIM Distribuzione) di Looking for Eric (ingresso a inviti da ritirare alla cassa del Cinema Lumière fino al mercoledì 25 novembre) e all’incontro pubblico con il regista inglese Mike Leigh (venerdì 27 novembre alle ore 19.30, ingresso gratuito), cui la Cineteca di Bologna dedica una retrospettiva già a partire da mercoledì 25 novembre con la proiezione (ore 16) di La felicità porta fortuna (film che, tra l’altro, aveva inaugurato l’edizione 2008 del FORFILMFEST) per concludersi il 14 dicembre dopo aver attraversato in lungo e in largo l’opera dell’autore di Segreti e bugie.

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Good Morning Aman: al cinema dal 13 Novembre

Good Morning Aman, film d’esordio di Claudio Noce approda sui grandi schermi il 13 Novembre. Il film racconta la storia di amicizia tra il giovane Aman (Said Sabrie), un ragazzo italiano di origine somala e Teodoro, un ex pugile di quarant’anni vittima del suo doloroso passato, interpretato da Valerio Mastandrea. Sarà proprio l’amicizia che Aman offre a Teodoro a permettere a quest’ultimo di uscire dall’isolamento in cui vive da anni. Da sfondo, una Roma raccontata in modo assolutamente inedito e un’affascinante Anita Caprioli anche lei smarrita, in cerca della sua identità. “Con Good Morning Aman il mio tentativo – dice Claudio Noce – è stato quello di mettere in scena una storia sull’identità e l’integrazione scavando nel rapporto di amicizia e solitudine tra due italiani: uno bianco e l’altro nero. Sono molto felice che a un film, con un protagonista italiano di origine somala venga data questa opportunità”. “Sono orgoglioso – sottolinea l’Amministratore Delegato di Cinecittà Luce, Luciano Sovena – di dare visibilità ad un nuovo, sicuro talento”.

Il Film prodotto da Dodo Fiori per la DNC Cinematografica in collaborazione con Rai Cinema, è riconosciuto di interesse culturale nazionale dalla Direzione Generale per il Cinema presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Good Morning Aman è distribuito da Cinecittà Luce.

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L’ uomo che fissa le capre: la guerra a colpi di risate!

Negli ultimi anni il cinema di guerra ci ha fatto patire (“The Kingdom”, “Nella valle di Elah”), piangere (“Grace is gone”) e indignare (“Redacted”).
Ora è arrivato il momento di rilassarsi. Di staccare la spina da guerre preventive, soldati di ferro andati in briciole, armi di distruzioni di massa e militari che non rivedranno più il focolare domestico. E’ arrivato il momento di ridere.

L’uomo che fissa le capre” con il bel George Clooney è stato uno dei film più applauditi al recente Festival di Venezia. Regolare. Ed è partito bene anche al cinema! Il film di Grant Heslov è una delle sorprese dell’anno. Parla di guerra, ma scatena risate ogni minuto. E’ pieno di caserme e di militari, di armi e di polvere, di politica e di capre. Sì, avete letto bene, capre.
Una grande commedia umana. L’ uomo che fissa le capre, raccontato con straordinaria leggerezza, inarrivabile arguzia e infallibile spietatezza. Era dai tempi dell’Altman di “M.A.S.H” che un fronte di guerra non faceva ridere tanto.

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Il bello e il brutto di Venezia

La Mostra è finita: 10 giorni di cinema, glamour, code, risate, pianti e quest’anno anche tanti spaventi per la presenza di molti horror.
Che manifestazione è stata? Di certo il piatto della bilancia pende maggiormente verso il piatto con la scritta “positivo”. Il pubblico presente al Lido ogni giorno poteva scegliere tra ottimi film, anche se forse è mancata la presenza di un grande capolavoro che potesse mettere tutti quanti d’accordo, come due anni fa Recacted di Brian De Palma. Eppure la qualità generale è stata piuttosto alta.
Grande emozione nel poter vedere da vicino i grandi registi della Pixar, da John Lasseter a Brad Bird, vincitori del Leone d’oro alla carriera, e che hanno regalato una retrospettiva colorata e divertente, da Toy Story a Up. Un premio strameritato sul quale nessuno ha avuto niente da ridire
Invece Lebanon, il vincitore, ha spaccato le opinioni di pubblico e addetti ai lavori. Da una parte chi è rimasto fortemente colpito dalla forza emotiva del film, e dall’altra chi è rimasto infastidito dall’eccessiva sfacciataggine della violenza mostrata. Si tratta comunque di un’opera interessante che non può lasciare indifferenti.
Sempre in tema di premi, grande successo per le attrici italiane. Un po’ di dubbi nel ritenere Jasmine Trinca (forse all’estero, ma di certo in italia è molto nota), mentre la russa Ksenia Rappoport, ma ormai connazionale di adozione, ha conquistato una Coppa Volpi che in molti avrebbero visto ugualmente bene anche nelle mani di Margherita Buy. Insomma essere donne e recitare in Italia porta fortuna. Non a caso, anche Colin Firth, splendido protagonista di A Single Man di Tom Ford e vincitore della Coppa Volpi, ha sposato una donna italiana e parla bene la nostra lingua.

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Venezia: tutti i premi ufficiali

Ecco tutti i premi assegnati dalle giurie ufficiali della 66^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica:
Leone d’Oro per il miglior film è andato a Lebanon di Samuel MAOZ (Israele, Francia, Germania), un film durissimo sulla guerra, una soggettiva interna ed esterna da un carrarmato nel primo giorno della guerra del Libano nei primi anni ’80.
Leone d’Argento per la migliore regia a Shirin NESHAT per Zanan bedoone mardan (Women Without Men) (Germania, Austria, Francia), uno spaccato di vita iraniana vista attraverso gli occhi delle donne.
Premio Speciale della Giuria a Soul Kitchen di Fatih AKIN (Germania) una delle poche commedie presenti al festival.
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla partecipata e intensa interpretazione di Colin FIRTH in A Single Man di Tom FORD (Usa). Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla russa, ma italiana d’adozione, Ksenia RAPPOPORT per il film italiano rivelazione dle festival La doppia ora dell’esordiente Giuseppe CAPOTONDI (Italia). Sempre in tema di interpretazioni, il premio Marcello Mastroianni – che viene assegnato a un giovane attore o attrice emergente – se lo è aggiudicato Jasmine TRINCA, che emergente non è, almeno per il pubblico italiano, che si “offre generosamente” ne Il grande sogno di Michele PLACIDO (Italia).

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Festival di Venezia: il Mouse d’ Oro va a Life During Wartime

Festival di Venezia. Durante il corso della 66esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, che si è conclusa Sabato 12 Settembre al Lido, le webzine di cinema aderenti al premio Mouse d’Oro, tra cui Mondocinemablog, hanno decretato come miglior film in concorso Life During Wartime di Todd Solondz.

Il Mouse d’oro, premio della critica online, è nato poche settimane prima della Mostra, da un’idea della webzine Hideout. Quasi per gioco, con poco tempo a disposizione, sono stati invitati molti altri siti, fino a raggiungere una giuria composta da oltre 50 membri.

Nato come esperimento, l’iniziativa Mouse d’Oro si è già conquistata prestigio e visibilità, anche grazie al sito (www.hideout.it/mousedoro) che quotidianamente ha aumentato le proprie visite offrendo aggiornamenti di classifica trasparenti e continui. Un grande successo, avvalorato anche dalla Direzione della Mostra che ha voluto pubblicare la classifica dei giurati del Mouse d’ Oro sul giornale Venews, il daily ufficiale del Festival di Venezia.

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