Visioni future: storie e progetti per il cinema che verrà

Dopo il grande successo del Milano Film Festival e in conclusione della Panaoramica (rassegna dei film provenienti da Venezia e Locarno), la settimana più cinematografica di Milano si concluderà stasera con una serata speciale dedicata al cinema del futuro. Al Cinema Anteo, questa sera, a partire dalle 20.30, saranno presentati sei progetti per sei film “ancora da realizzare” raccontati dai loro registi. Performance, letture, contributi video ma soprattuttto interviste a cuore aperto condotte dal giornalista e critico cinematografico Maurizio Di Rienzo, anfitrione della serata. Ma il vero protagonista sarà il pubblico: a lui l’arduo compito di decretare la storia più avvincente e la presentazione più efficace!

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Di me cosa ne sai: un film sul grande cinema italiano

Di me cosa ne sai, un film di Valerio Jalongo. Collaborazione alla regia di Giulio Manfredonia e Francesco Apolloni.

Di me cosa ne sai comincia come un’inchiesta su uno dei tanti misteri degli anni Settanta. Ma a differenza di altri misteri italiani senza soluzione, qui non ci sono cadaveri, nè stragi. C’è però l’improvviso, rapidissimo declino di un cinema che per trent’anni ha dominato le scene internazionali.
Com’è potuto succedere? Chi o che cosa ha ucciso il grande cinema italiano?
Questa domanda ci guida in un percorso ricco di testimonianze preziose e di riflessioni originali: da Mario Monicelli a Wim Wenders, da Dino De Laurentiis ad Andreotti, Ken Loach e moljti registi italiani.

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Terry Gilliam e il suo mondo capovolto

Parte oggi e continua fino al 15 febbraio 2009, al Cinema Massimo, la rassegna “Il mondo capovolto. Retrospettiva Terry Gilliam”, un omaggio che il Museo Nazionale del Cinema dedica al regista americano. La retrospettiva ripropone tutti i film realizzati da Gilliam, coprendo un arco di tempo di oltre 30 anni, che va dalla sua collaborazione con i Monty Python fino alle sue opere più recenti.

*Nell’eterna e annosa guerra tra la realtà e la fantasia, Terry Gilliam è uno dei più carismatici, testardi e straordinari generali della seconda. Nel suo cinema non solo tutto è fantasia, ma tutto è anche sberleffo, offesa e rimedio alla realtà. Film dopo film, Gilliam ne individua i vassalli (burocrazia, tecnologia, ragione, scienza) e li aggredisce con la stessa irruente follia con cui Don Chisciotte si scaglia contro i mulini a vento. A volte l’assalto non finisce bene e la freddezza del Male trionfa (il finale di Brazil ne è il caso emblematico), raramente si arriva all’happy end (La leggenda del re pescatore, I fratelli Grimm), spesso è necessario passare attraverso le forche caudine del sacrificio (L’esercito delle dodici scimmie, Le avventure del barone di Munchausen).

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Torino Film Festival ultimo atto: Amelio Presidente

Il regista Gianni Amelio ha accettato l’invito ad assumere la Direzione del Torino Film Festival, che gli è stato rivolto dal Museo Nazionale del Cinema d’intesa con l’Associazione Cinema Giovani. La candidatura di Amelio si è imposta per l’indiscutibile valore e prestigio internazionale del regista, più volte premiato con le massime onorificenze di settore, ma anche per le sue qualità di conoscitore del cinema contemporaneo e appassionato cinefilo.

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Al Cinema Nuovo Sacher, Nanni Moretti e i film vincitori di Asiaticafilmmediale

E’ stato un vero caleidoscopio di visioni lontane e una rara occasione di dialogo e di conoscenza questa IX edizione di ASIATICAFILMMEDIALE – Incontri con il cinema asiatico, il festival diretto da Italo Spinelli, che ha portato a Roma oltre 50 titoli proposti nelle varie sezioni, tra film e documentari provenienti da quindici Paesi, accompagnati da 20 autori del continente asiatico.

Per offrire al pubblico romano l’opportunità di rivedere i film e i documentari che le tre giurie del festival hanno premiato, giovedì 4 dicembre si terrà un ultimo appuntamento al Cinema Nuovo Sacher, con l’intervento di Nanni Moretti che sarà presente alla manifestazione. Questi i titoli, con le motivazioni delle giurie che li hanno premiati e che verranno riproposti a partire dalle 15.30:

Ore 15.30 Premio Roma per il miglior film documentario: Supermen of Malegaon (India/Singapore), di Faiza Ahmad Khan, premiato “per l’originalità del soggetto là dove i protagonisti conoscono, studiano e rielaborano i modelli dell’industria del cinema occidentale ma anche di quella di Bolliwood. Non per niente – prosegue la nota della giuria – siamo nel Marhastra, la cui capitale Mumbay e’ motore dell’industria cinematografica indiana, ad altissima diffusione in grande parte del mondo. Rielaborazione ironica e sagace di una icona commerciale occidentale quale è Superman. Il risultato ottenuto con mezzi ridotti, in soli 15 giorni di lavorazione e con il contributo dell’intera comunità che ruota intorno agli autori, è una sorta di antidoto all’omologazione culturale nutrito da fantasia e ironia. Ottimo il ritmo, solo apparentemente semplice l’impianto narrativo in realtà molto solido e raffinato. Un backstage di straordinaria efficacia e freschezza che riesce a trasformarsi in un autentico docufilm in cui si riconosce la qualità dello sguardo dell’autrice”.
Il documentario segue nell’entroterra indiano un piccolo gruppo di persone la cui fantasia, associata al cinema, diventa la moneta con cui acquistare equilibrio. Malegaon, un paese nascosto nel centro geografico dell’India, è pieno di quelle tensioni molto comuni durante una grave depressione economica. Eppure ospita una minuscola impresa cinematografica che sforna divertenti parodie socialmente consapevoli, non convenzionali, a basso costo

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