Dopo la festa del Cinema di Roma univideo fara’ tappa a cineshow l’unione Italiana dell’Editoria Audiovisiva

Ha scelto Torino come terza tappa del proprio Road ShowTorino, 23 ottobre – Stamane a Roma, nell’ambito della Festa del Cinema, Davide Rossi, presidente di UNIVIDEO ha annunciato che la terza tappa del Road Show si terrà il 19 novembre a Torino, nell’ambito di CineShow. Si tratta di un incontro itinerante tra l’Associazione e il settore del videonoleggio con l’obiettivo di fare il punto, attraverso l’analisi del mercato italiano dell’editoria audiovisiva, sulle problematiche fiscali e legali, sulla lotta alla pirateria e al download selvaggio. Inoltre, UNIVIDEO terrà a CineShow un altro importante convegno dal titolo Internet crea risorse o sposta risorse per il cinema? dove si discuterà delle prospettive future dell’audiovisivo, con un focus sui pro e i contro del rapporto tra cinema e internet.L’associazione sarà presente quindi a CineShow, il salone professionale per il cinema, la televisione e il multimedia, in programma al Lingotto di Torino dal 18 al 20 novembre 2008.

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Mamma mia! Che successo!

Mamma mia! mantiene saldo il primo posto nella classifica del box office togliendo il podio al terzo film della saga “La Mummia” che scende addirittura al sesto posto.
Mamma mia! la commedia musicale guidata dalla strepitosa Meryl Streep e dalle canzoni degli Abba, ha incassato oltre i 2 milioni di euro.
Al secondo posto troviamo No problem di e con Vincenzo Salemme, che sta spopolando nelle sale italiane portandosi a casa più di un 1milione e 400mila euro.
Dopo lo straordinario successo di Sms – Sotto mentite spoglie, Salemme torna con una pellicola che parte dalla comicità classica napoletana per poi mettere in campo buoni sentimenti e non pochi spunti di riflessione sulla realtà di oggi.

Disaster Movie è medaglia di bronzo al terzo posto della classifica di questa settimana del box office italiano, i creatori di Scary Movie non sbagliano un colpo, divertimento assicurato.

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Tenerezza in sala con “Un segreto tra di noi”

In una sua fulminante recensione di “Bonjour Tristesse“, Godard si dimenticò del film. Come? Bypassandolo quasi del tutto. Durante la visione del capolavoro premingeriano si era innamorato. Di un gesto, di una movenza, di un volto. E occupò quelle tre, quattro cartelle dattiloscritte parlando di Jean Seberg.
Un colpo di fulmine, uno di quelli di fronte ai quali non puoi far altro che soccombere.

Lo stesso ci è capitato di fronte a “Fireflies in the Garden“. Che è tante cose insieme. Uno struggente spaccato di una famiglia smembrata, un ficcante romanzo di formazione intriso di umori, una lezione di cinema e di sceneggiatura.
Diverse cosette messe insieme, ma più di tutto e prima di ogni altra cosa ci è parso un’indimenticabile esplorazione di un volto. La precisa mappa geografica di un corpo, anche, e in ultimo un’indimenticabile dichiarazione d’amore ad uno degli interpreti più cruciali del cinema degli ultimi trent’anni.

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Miracolo a Sant’ Anna: dentro la Seconda Guerra Mondiale

E’ uscito nelle nostre sale “Miracolo a Sant’Anna” un’avvincente storia sulla Seconda Guerra Mondiale, che racconta le vicende di quattro soldati afroamericani, i Buffalo Soldiers della 92ª Divisione, impegnati in Toscana durante la Seconda Guerra Mondiale. I soldati vivono la tragedia e il trionfo della guerra quando si ritrovano intrappolati oltre le linee nemiche e separati dai commilitoni, dopo che uno di loro ha rischiato la vita per salvare un bambino italiano.

Il regista, Spike Lee, rivela che il film è un giallo che affronta eventi storici e la cruda realtà della guerra, ma è anche una storia di compassione e amore. C’è un elemento molto lirico, magico e mistico al suo interno.

Miracolo a Sant’ Anna è ambientato in Toscana nel 1944. È la storia di quattro soldati neri americani della 92ª Divisione “Buffalo Soldiers” dell’esercito statunitense – interamente composta da militari di colore – che rimangono bloccati in un piccolo paese al di là delle linee nemiche, separati dal resto dell’esercito, dopo che uno di loro ha rischiato la vita per trarre in salvo un bambino italiano.

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Milano: grande successo per la prima edizione Milano Film Festiva

In un mese ha coinvolto oltre 200mila spettatori. Punta di diamante della manifestazione è stato Milano Film Festival con un’affluenza di circa 100mila spettatori, con oltre 300 film e 350 registi provenienti da tutto il mondo. Quella che per Charlie Chaplin era una “moda passeggera”, in un mese ha coinvolto nella nostra città oltre 200mila spettatori. Si è chiusa con un grande successo di pubblico la prima edizione di “Milano Settembre Cinema” che aveva in programma proiezioni, mostre, incontri, dibattiti, laboratori e numerosi eventi collaterali. “Milano – ha commentato l’assessore Giovanni Terzi – ama il cinema. Lo conferma il successo di presenze a questa manifestazione che, nata con l’obiettivo di dare concretezza alle diverse proposte del settore cinematografico, è riuscita a coinvolgere il grande pubblico grazie a una formula vincente: qualità a costi contenuti. Protagonisti assoluti di questa rassegna sono stati i giovani che hanno accolto con entusiasmo gli appuntamenti a loro dedicati, a cominciare dal Milano Film Festival. Un doveroso ringraziamento, quindi, va a quanti hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento, con la speranza che, negli anni, possa ancora crescere fino a diventare un vero e proprio punto di riferimento nel panorama internazionale della cultura dell’intrattenimento. Anche in vista dell’Expo 2015”. Patrocinata dall’Assessorato al Tempo libero, in collaborazione con LA7, Milano Settembre Cinema ha coinvolto 50 sale con più di mille proiezioni per oltre 900 film, di cui 15 anteprime assolute. L’iniziativa ha anche contribuito a stringere i legami con la 65esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e ha permesso alla città sede dell’Expo 2015 di confrontarsi, attraverso il grande schermo, con le culture più diverse e temi d’attualità, dalla solidarietà alle donne, dalla politica all’immigrazione, dalla discriminazione allo sport.

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Il papà di Giovanna: primato d’ incassi

L’anno di Medusa comincia sotto il segno della crescita e della trasformazione.

Siamo partiti con il sorprendente Neil Marshall di “Dooomsday“, delirante calderone di omaggi cinefili e brandelli di corpi ‘catturati’ dopo la fine del mondo. Ma anche un’esplosione punk e assolutamente eccessiva di almeno dieci immaginari diversi. Al centro di tutto un itinerario di crescita, un iter complicatissimo attraverso il quale la protagonista (una possente e straordinaria Rhona Mitra) ri/prenderà possesso del suo passato e del ricordo della madre.
Siamo poi arrivati al Corsicato de “Il seme della discordia“. Il film italiano più ‘avanti’ degli ultimi tempi? Senza dubbio. Corsicato fa a pezzetti racconto e razionalità, inventandosi uno stile sorprendente, leggero come un piuma e frizzante come nessun altro. E il suo cinema diventa un luogo frenetico e spensierato dove costruire un avvicinamento alla maternità che ha del miracoloso.

E in quest’ ultimo weekend, un eccellente incasso al box office per il film di Pupi AvatiIl papà di Giovanna” che ha totalizzato 911.752 euro con 336 copie e una media incasso per copia di 2.687 euro aggiudicandosi cosi il primato degli incassi dei film presentati a Venezia.

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