La classe e Gomorra: due film sulla difficile realtà quotidiana

“Mi sento vicino a Garrone, il regista di Gomorra. Ci rivolgiamo tutti e due alla realtà”, così Laurent Cantet, vincitore della Palma d’Oro a Cannes con il suo Entre les murs (La classe) che uscirà il 10 ottobre in 70 schermi italiani con Mikado.

Il regista francese è venuto a Roma per presentare il suo film, ambientato in una scuola multirazziale della periferia di Parigi. La classe e Gomorra, tra i film più amati al Festival di Cannes, potrebbero ritrovarsi agli Oscar, visto che entrambi sono stati designati dai rispettivi paesi a partecipare alla corsa alla statuetta per il miglior film straniero. “Sempre più registi si rivolgono alla realtà quotidiana che ci offre oggi milioni di sceneggiature”, ha detto ancora Cantet.

La classe è un film attento alle complesse dinamiche generazionali ma anche al conflitto sociale che esplode durante la lezione di francese con un continuo battibecco tra un professore che usa metodi pedagogici quasi socratici e una classe che si difende col sarcasmo o con la resistenza passiva.

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The Mist: quando la paura supera l’immaginazione

Tratto dal racconto “La Nebbia” di Stephen King, esce il 10 Ottobre nelle nostre sale “The Mist” diretto da Frank Darabont il regista de “Il Miglio verde” e “Le ali della libertà“.

Nel cast Thomas Jane, Marcia Gay Harden, Andre Braugher, Laurie Holden, Toby Jones, Jeff De Munn, Nathan Gamble.

The Mist è un film horror che ha poco a che fare con i classici “splatter” tutto sangue e orribili creature, infatti ha come protagonista la nebbia, e nulla spaventa di più di ciò che non si vede e si può solo immaginare!
E se è spaventoso quanto il libro, allora c’è da aspettarsi finalmente un vero e proprio film horror, di quelli che non ti fanno più dormire la notte!

David Drayton (Thomas Jane) e suo figlio Billy (Nathan Gamble) fanno parte di un numeroso gruppo di abitanti di una piccola città, terrorizzati e intrappolati in un supermercato da una strana nebbia soprannaturale. David è il primo ad accorgersi che qualcosa si aggira nella nebbia …qualcosa di letale e spaventoso …creature di un altro mondo.
La sopravvivenza dipende dall’unione di tutti quelli che si trovano nel supermercato… ma, data la natura umana, sarà possibile? Mentre la razionalità va in pezzi davanti alla paura e al panico, David comincia a chiedersi cosa lo spaventi di più: i mostri fuori nella nebbia o quelli dentro il supermercato, il genere umano, le persone che fino a quel momento sono stati i suoi amici e i suoi vicini?
In questo leggendario racconto del terrore scritto dal maestro Stephen King, il sottile strato di vernice del vivere civile viene graffiato via, la maschera viene tolta e il vero orrore si rivela in noi stessi.

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Torino Film Festival omaggia Roman Polanski

Un omaggio al genio cinematografico di Roman Polanski, in occasione della retrospettiva completa organizzata dal Torino Film Festival per la sua 26.a edizione (21-29 novembre 2008). Polanski giovanissimo, in completo grigio e cravatta, mentre dirige Due uomini e un armadio. Polanski che tiene per la proboscide un elefantino, sul set dello stesso film. Polanski aggrappato al cofano di un auto dove è piazzata la macchina presa per un’inquadratura de Il coltello nell’acqua. Polanski in bilico sul tetto di un edificio (ricostruito in studio), dove verrà girata una scena di Frantic che ricorda Caccia al ladro di Hitchcock. Polanski attorniato dalle centinaia di bambini che interpretano quello che, per il momento, è il suo ultimo film, Oliver Twist. Ancora. Polanski nei panni del maldestro assistente del professore a caccia di vampiri, nell’irresistibile Per favore non mordermi sul collo. O in quelli, infinitamente più inquietanti, dell’ Inquilino del terzo piano, che si deve gettare più volte dalla finestra per trovare scampo alle proprie ossessioni. E, naturalmente, le tante attrici bellissime che popolano i suoi film: Catherine Deneuve, Sharon Tate, Françoise Dorléac, Mia Farrow, Sydne Rome, Faye Dunaway, Isabelle Adjani, Nastassja Kinski, Sigourney Weaver e Emmanuelle Seigner. Ma, anche, tanti grandi attori a fare da contraltare: Donald Pleasance, John Cassavetes, Marcello Mastroianni, Jack Nicholson, Walter Matthau, Harrison Ford, Hugh Grant, Ben Kingsley, Johnny Depp, Adrien Brody.

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Tanti ospiti illustri a Cineshow

Si avvicina la partenza di CineShow, che alla sua prima edizione ha già conquistato l’interesse dei più importanti rappresentanti dell’industria audiovisiva e delle istituzioni culturali.

Cineshow è il primo evento fieristico qualificato nel panorama italiano, un momento di incontro tra domanda e offerta del settore audiovisivo nelle sue molteplici espressioni. Un’occasione da non perdere per presentare e conoscere tutte le tendenze dell’intera filiera dell’audiovisivo dalla produzione alla post-produzione sino alla distribuzione.

La scelta di realizzare il Salone nel capoluogo piemontese vuole essere un omaggio alla città che ha visto nascere l’industria cinematografica in Italia. Torino ancora oggi mantiene viva la propria vocazione alla settima arte, ospitando il Museo del Cinema e uno dei più importanti festival, ma è anche la città che ha investito in un progetto ambizioso, il Virtual Reality & Multi Media Park. Si tratta di una struttura unica in Europa, dotata di tecnologie all’avanguardia per la produzione e post produzione di prodotti audiovisivi, per la ricerca e la prototipazione nel multimedia, con particolare attenzione all’utilizzo di applicazioni di realtà virtuale.
Torino è dunque il luogo ideale per inaugurare la prima edizione di CineShow.

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Pupi Avati ospite a Cinemazero

Reduce dai successi della Mostra del Cinema di Venezia, dove il suo ultimo film, Il papà di Giovanna, si è conquistato il premio per la migliore interpretazione maschile grazie al talento dell’attore protagonista Silvio Orlando, arriva a Pordenone il regista Pupi Avati, che incontrerà il pubblico di Cinemazero giovedì 25 settembre in SalaGrande.

Il regista, dopo la premiazioni alla 65ma Mostra del Cinema di Venezia, per Il papà di Giovanna, ha ricevuto un biglietto, scritto a mano, pieno di elogi e di congratulazioni. L’autore? Un fan che risponde al nome di John Landis, membro della giuria. Pensiero significativo, più emozionante di mille premi. Un gesto che la dice lunga sulla capacità del regista bolognese di incantare anche stavolta con un racconto che parla italiano, ma che sa essere declinato in mille altre lingue.

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MFF seconda ed ultima puntata. Vincitori e vinti

IL FATTO. Il lungometraggio vincitore della tredicesima edizione del Milano Film Festival 2008 è il film è Ainda Orangutans del brasiliano Gustavo Spolidoro. Nella città di Porto Alegre si incrociano otto storie, lontane tra loro ma accomunate da un senso di irrealtà e di straniamento che da all’intero film un carattere surreale, Buñuel rivisitato in chiave metropolitana.
Un turista giapponese assiste alla morte improvvisa della fidanzata su un autobus, due lesbiche ingaggiano una lite con un Babbo Natale sui generis, due amanti, rapiti dal demone della passione, abbandonano ogni freno inibitorio lanciandosi in un vortice senza fine. Ciò che apparentemente rende estranee le otto storie, la loro genesi e la loro conclusione, si costruisce invece su ciò che le accomuna, una focalizzazione personalissima e concentrata rivelata dal lungo piano sequenza che fa di questo film un percorso ad ostacoli su un’unica linea rossa.

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