“Il mio ’68” la voglia di decidere in prima persona

La Cineteca Italiana ricorda i quarant’anni trascorsi dal Sessantotto, anno della contestazione, delle lotte sociali e politiche, con una rassegna molto particolare, un evento cinematografico di partecipazione diretta e coinvolgimento del pubblico, chiamato a essere spettatore, organizzatore e anima di un’iniziativa che intende riproporre del Sessantotto lo spirito militante, totalizzante e anticonformista. Alla fine ci siamo riusciti, noi (Cineteca italiana, con la collaborazione della Provincia di Milano – Settore Cultura) e soprattutto voi (appassionati spettatori) a realizzare questa rassegna per ricordare, festeggiare, celebrare, ritrovare il ’68 nel suo quarantesimo compleanno. Vi avevamo chiesto di indicarci il titolo del film più rappresentativo dello spirito del’68, non necessariamente quindi un film “sul” ’68 o realizzato in quel periodo storico, ma anche un’opera che secondo l’opinione ed esperienza di ognuno, per vari motivi e da diversi punti di visti, incarni quella rottura degli schemi, quella opposizione al conformismo, quel desiderio di rinnovamento che appunto il ’68 caratterizzò. Ci sono arrivate oltre duecento segnalazioni, non tutte accompagnate dalla relativa motivazione della scelta che avevamo sollecitato, ma tutte interessanti, giuste, a volte intelligentemente originali, a dimostrazione della sensibilità e competenza di chi con noi condivide la passione per il cinema. Proprio per l’alto numero dei film indicati, abbiamo deciso di allargare la rassegna: non più i quindici titoli inizialmente previsti, ma ben ventidue lungometraggi e tre documentari.

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Salina Doc Fest: il Festival del documentario narrativo dal 22 al 28 settembre

Parte la seconda edizione di SalinaDocFest, festival del documentario narrativo, ideato e diretto da Giovanna Taviani, documentarista e studiosa dei rapporti tra cinema e letteratura, con la promozione di “SALINA ISOLA VERDE – Associazione Operatori Turistici di Salina” e dei Comuni di Leni, Malfa e Santa Marina – Salina, è un festival del documentario, di lungo o cortometraggio alla sua seconda edizione, che si svolgerà in un percorso itinerante nell’isola di Salina, patrimonio dell’Unesco e centro delle Isole Eolie, illustri protagoniste della storia del cinema italiano: da Stromboli all’ Avventura, da Vulcano a Kaos, dal Postino a Caro diario; e si può anche tornare alla fine degli anni Quaranta, quando Alliata, Maraini e Moncada fondavano la “Panaria Film”, casa storica di produzione dedicata principalmente al documentario.

A questa tradizione il Festival, che ha esordito con un ottimo successo di critica e di pubblico, vuole continuare a dare il suo contributo, portando sull’isola il meglio della nuova produzione del documentario narrativo, con i giovani cineasti più promettenti del panorama attuale, italiano e straniero, facendo della Sicilia un ponte culturale sul Mediterraneo. La sete di realtà, che soprattutto dopo l’11 settembre ha portato a riscoprire l’esistenza di popolazioni altre, il grigiore delle periferie, il male che si annida fuori e dentro le mura domestiche, ha ridato vitalità al genere documentario e dimostrato che si può (si deve) stare addosso alla realtà anche raccontando una storia.
Per questo il concorso privilegerà, come già alla sua prima edizione, quelle opere che, a partire dalla documentazione del reale, sappiano reinventarlo e trasfigurarlo in modo narrativo.

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MFF prima puntata – Dentro il festival, dentro il mondo

Sicuramente gradite le numerose conferme, forse troppe, che completano il programma del tredicesimo Film Festival di Milano, oltre al concorso dei lungo e cortometraggi.
Gli affezionati della manifestazione dovranno districarsi in un turbinio di titoli, orari, sale di proiezioni, sedi diverse, per seguire le sezioni più amate.
Colpe di stato, la rassegna che quest’anno racconta degli attacchi ripetuti e sciagurati contro le democrazie, con i suoi documentari di denuncia sociale ci presenta 9 documentari. Fra questi flow – for love of water di Irena Salina che denuncia lo scandalo della privatizzazione dell’acqua nei paesi in via di sviluppo ad opera delle multinazionali.
Incontri italiani, presenta le opere di giovani registi italiani che non sono entrati nel concorso ufficiale e diventa anche un momento di confronto tra esperienze diverse e strategie comunicative nuove.
Salon des refusés: Gli esclusi o i migliori, dipende dai punti di vista.
Focus animazione con una maratona notturna di cortometraggi animati, per gli appassionati del colore choc.
Soundoc, i documentari che ci raccontano il mondo della musica, le band, i protagonisti e tutte le mode che ciclicamente tornano alla ribalta.
Un altro cinema americano, con il più suggestivo ed inquietante titolo godless America che ci parla degli Stati Uniti, delle sue illusioni, le sue certezze, e i suoi idoli d’oro e di fango.
In questo marasma anche alcune novità, quelle che scuoteranno le nostre coscienze, ci faranno gridare indignati i nostri aut-aut, che risveglieranno i nostri sopiti moti controrivoluzionari.

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Calopresti: la sicurezza sul lavoro è un’ utopia per cui vale la pena di battersi

“La sicurezza sul lavoro è un’utopia per cui vale la pena di battersi” ha dichiarato Calopresti nella presentazione alla stampa del suo film/documentario “La fabbrica dei tedeschi“, che verrà proiettato sabato 6 Settembre, nella sezione “Eventi Orizzonti“.
La pellicola racconta, attraverso testimonianze e interviste la tragedia della ThyssenKrupp, azienda torinese di acciaieria e siderurgia, nella quale persero la vita sette operai nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007.
Il film nasce come dice lo stesso regista “dall’assurdità di una multinazionale in cui le persone lavorano anche 18 ore su 24 e spengono da sole gli incendi.

Nel prologo, realizzato in pellicola in bianco e nero, gli attori Valeria Golino, Monica Guerritore, Silvio Orlando, Luca Lionello, Rosalia Porcaro, Vincenzo Russo e Giuseppe Zeno impersonano i parenti delle vittime e rievocano gli ultimi momenti di semplice quotidianità prima della tragedia.

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Provincia Milano: il film sul bullismo alla mostra del cinema di Venezia

L’Assessore all’Istruzione ed Edilizia scolastica della Provincia di Milano, Giansandro Barzaghi, esprime grande soddisfazione per la selezione, nella sezione “Orizzonti” della 65^ Edizione della Mostra del Cinema di Venezia, del film “Il primo giorno d’inverno”, diretto da Mirko Locatelli e patrocinato dall’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Milano.
Il film, un lungometraggio di 87 minuti, affronta il delicato tema dell’adolescenza come passaggio critico, indaga la solitudine in cui vive chi è escluso, per giungere ad una riflessione sulle relazioni tra coetanei che devono essere basate sul rispetto reciproco e la considerazione dell’altro e non sul bullismo, sulla prepotenza e sulla sopraffazione.

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Sardegna: “Il cinema racconta il lavoro”

Martedì 29 luglio sarà presentata, nei locali dell’Agenzia regionale per il lavoro, la seconda edizione del concorso “Il cinema racconta il lavoro”. Scopo del concorso è quello di stimolare la riflessione su nuove idee e proposte di lavoro in Sardegna e dei sardi, in tutte le sue declinazioni, ma anche diffondere la cultura del lavoro raggiungendo il più vasto pubblico attraverso l’utilizzo di mezzi di comunicazione di massa e la realizzazione di film.
Dopo la positiva esperienza della prima edizione, anche per il 2008 l’Agenzia regionale per il lavoro e la Società Umanitaria-Cineteca sarda promuovono il concorso “Il cinema racconta il lavoro. Le caratteristiche del bando 2008 saranno presentate ai giornalisti dal direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro Paolo Palomba e dal direttore della Cineteca Sarda Antonello Zanda nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà martedì 29 luglio, alle ore 10.30 nei locali dell’Agenzia, in via Is Mirrionis 195 a Cagliari.

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Magna Graecia: serata indimenticabile con Mario Monicelli e gli Avion Travel

Quella di ieri è stata una serata epica per la storia recente del Magna Graecia Film Festival.

Nel programma, innanzitutto, c’è stato il ritorno di Mario Monicelli, un grande maestro del Cinema che ha presentato in anteprima il suo ultimo docu-film “Monti” il capolavoro-documentario su Roma su cui il grande maestro sta lavorando.

Un preziosissimo viaggio nell’anima della Capitale che resterà nella storia del Cinema e porterà con sè un pezzo di Calabria. Il film è prodotto da Gianvito Casadonte, direttore artistico del Mgff.

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Giffoni Film Festival: Onestamente non ce la faccio più

Oggi 22 luglio, al Festival Internazionale del Cinema per Ragazzi di Giffoni Valle Piana verrà proiettato per la prima volta il documentario “Onestamente non ce la faccio più”, realizzato da dieci giovani provenienti da Palermo, Lecce, Eboli e Napoli che hanno partecipato al progetto “Giovani, legalità, … Iammonline” promosso dal Dipartimento Giustizia Minorile – Direzione Generale per gli Interventi di giustizia minorile” e finanziato dal PON “Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia”.

Il documentario apre una riflessione sul tema “giovani e legalità al Sud”, partendo dalle difficili esperienze fatte da giovani che nella loro vita hanno trovato e trovano difficoltà a farcela, “onestamente”. Il montaggio si sviluppa nella cornice del tema del Giffoni Film Festival di quest’anno, “miti e mastri”, integrando alcune interviste ad attori, cantanti e registi, realizzate dai “giovani reporter” del portale www.iammonline.it, con racconti autobiografici e riflessioni fatte dai giovani protagonisti del documentario. Tra i “vip” intervistati: Marco Tullio Giordana, Tonino Pinto, Valeria Marini, Samuele Bersani, Alessandro Siani, Nicolò Fabi, Gianluca Grignani, Adriano Giannini, Pupo. Da segnalare il racconto di un giovane albanese sul suo sbarco e sulla sua vita in Italia, avvenuto all’età di 11 anni.

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Roma: FictionFest grande opportunità per tutto il Lazio

“Buona fiction a tutti”, con queste parole il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo si è congedato dalla sala 4 del multisala Adriano dove è stato presentato il RomaFictionFest, manifestazione che torna nella capitale dal 7 al 12 luglio prossimi. Dopo una prima edizione di grande successo che ha ospitato 140 titoli, 29 anteprime mondiali e 33.000 spettatori, Il Festival conferma e rilancia l’obiettivo di proporsi come appuntamento nel panorama della produzione mondiale di fiction e come luogo di incontro in cui l’elevata qualità artistica dei prodotti possa trovare riscontro in grandi successi in termini di audience. Fiction italiana ed internazionale, tv movie, miniserie, lunga serialità, ma anche documentari e docu-fiction saranno i generi proposti al pubblico di appassionati ed addetti ai lavori, che da lunedì a sabato animeranno le 10 sale dell’Adriano e dell’Auditorium Conciliazione, concorrendo ai premi della seconda edizione. Per promuovere un settore industriale come l’audiovisivo, che conta oltre 150 mila occupati a Roma, e nel Lazio vanta quasi il 70% del totale nazionale del settore e il 27% del totale nazionale degli occupati il ‘Romafictionfest’ non si svolgerà solo nella Capitale ma anche nelle altre quattro province della regione – a Bolsena, Poggio Moiano, Montopoli Sabina, Fiuggi, Frosinone, Fondi e Ventotene. “Questa festa – ha spiegato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo – è il giusto modo per dire che qui si produce gran parte della fiction, qui c’è il connubio tra chi produce e tutto il grande mondo della televisione, del cinema. Dobbiamo pensare in grande, questo è un prodotto che va internazionalizzato. Il nostro scopo è vincere anche fuori dall’Italia”. “Abbiamo scandagliato le nostre produzioni e quelle degli altri Paesi – ha detto Steve Della Casa, direttore Artistico del RomaFictionFest– abbiamo dato spazio alla commedia con un occhio rivolto ai giovani e al pubblico scegliendo le cose più significative pensando alla fiction come allo spettacolo più popolare e più amato in tutto il mondo”.

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