Un viaggio infinito per Riccardo Scamarcio

 L’attore simbolo di una rinvigorita commedia italiana, impegnato in due personaggi diversissimi tra loro: un italiano fortemente caratterizzato e un apolide, alla ricerca di un paese ed un’identità.

Riccardo Scamarcio è impegnato in Italians e Eden is West. “Nel primo caso“, spiega l’attore “faccio un personaggio con una forte identità italiana, nel secondo esattamente il contrario perché il film di Costa Gavras ruota intorno a un uomo, Elias, che non si sa da dove venga. Il film volutamente non lo dirà mai: interpreto insomma l’emigrante universale“.

Eden is West sarà in concorso a Berlino e distribuito in Italia da Medusa. “Grazie a questo film ho scoperto ancora meglio il mondo degli immigranti che vivono una condizione sociale disagiata che non può che lasciare un profondo dolore. Sul set, ad esempio ho conosciuto un ragazzo afghano molto bello che cercava di raggiungere il fratello in Italia. I suoi genitori erano morti sotto i bombardamenti, eppure nei suoi occhi ho visto una speranza che non vedevo da tempo. Gli emigranti, al contrario di noi che siamo pessimisti, credono in un mondo migliore. In Italia una cosa del genere è accaduta forse l’ultima volta solo nel 1968″, dice l’attore. Mentre a proposito del regista greco afferma: “Oltre a essere un mito, per me resta soprattutto un amico e anche un uomo che, a 75 anni, ha conservato una senso etico, un rigore morale che ti costringe a fare i conti con te stesso, a metterti in discussione“.

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Un ricordo di Sid Vicious a Torino

 Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio a Sid Vicious, bassista dei Sex Pistols, in occasione del trentennale della sua morte, avvenuta per overdose a soli 21 anni il 2 febbraio del 1979 a New York.

Al Cinema Massimo il 30 gennaio e il 1 febbraio 2009 verrà riproposto il lungometraggio Sid e Nancy realizzato dal regista britannico Alex Cox e presentato al Festival di Cannes nel 1986, una dolente riflessione sulla storia d’amore e di morte tra Sid e la sua compagna Nancy Spungen.
Nel cast, oltre ai protagonisti Gary Oldman e Chloe Webb, compare una giovanissima Courtney Love, futura leader delle Hole e compagna di Kurt Cobain.

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Frost/Nixon: duello all’ultima inquadratura

 Sarà in programmazione nelle sale a partire dal 6 febbraio il film Frost/Nixon: Il duello di Ron Howard, sulla vicenda Watergate e lo scontro mediatico tra l’allora ex Presidente degli Stati Uniti e un giovane giornalista d’assalto.

Nell’estate del 1977, le interviste televisive di David Frost a Richard Nixon riscossero il più grande consenso della storia della TV americana per quanto riguarda un programma di informazione. Oltre 45 milioni di spettatori, curiosi di conoscere i pensieri dell’ex comandante supremo caduto in disgrazia e ansiosi di ascoltare da parte sua l’ammissione dell’abuso di potere che aveva condotto alle sue dimissioni, restarono incollati davanti ai teleschermi, per assistere all’avvicente confronto verbale che Nixon e Frost misero in scena nel corso di quattro serate. Due uomini con una reputazione da difendere, e la consapevolezza di poter soltanto vincere o perdere durante l’incontro, ma non pareggiare. Il loro leggendario confronto avrebbe rivoluzionato per sempre l’arte dell’intervista, cambiando il volto della politica, e registrò una piena confessione da parte dell’ex presidente che sbalordì il mondo intero…e forse persino lo stesso Nixon.

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Leonardo DiCaprio alcolista perdente in Revolutionary Road

 Leonardo DiCaprio è alle porte con il nuovo film diretto da Sam Mendes, il regista di American Beauty e Era mia padre.

La pellicola si intitola Revolutionary Road ed è praticamente un altro tuffo nel passato, per l’attore italo americano che si cimenta questa volta con un alcolista, negativo e perdente.
la storia è ambientata nel 1955: Frank e April Wheeler sono una giovane coppia del Connecticut, che abita nel quartiere residenziale di Revolutionary Hill. Ma i due si sentono molto diversi dall’ambiente borghese e conformista che pare caratterizzare il loro vicinato, ma la loro vita è tutt’altro che perfetta: April sogna di diventare un’attrice affermata e trasferirsi a Parigi, mentre Frank sopporta un lavoro che detesta solo grazie all’aiuto della bottiglia e alla relazione clandestina che ha con una collega. Oppressi da un mondo basato su ipocrisie e conformismi, April e Frank dovranno affrontare il naufragio del loro matrimonio, che affonda in un mare di astio e recriminazioni.

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The horsemen: I cavalieri dell’apocalisse per Dannis Quaid

 Nel suo esordio alla regia del 2002 Spun, il regista Jonas Åkerlund ha fatto conoscere al pubblico il duro, grottesco, intossicante e, talvolta, incredibilmente assurdo sottobosco delle metanfetamine, mostrando i drogati, i cuochi, i loro spacciatori e l’Uomo e i suoi ragazzi che portano avanti questo ciclo.
Ora, in Horsemen, Åkerlund ci fa arrivare in un mondo decisamente diverso. In questa occasione l’apparente normalità si scontra con situazioni incredibili, quando un poliziotto dei giorni nostri si ritrova a indagare su una serie di assassini brutali e bizzarri legati nella profezia biblica dei Quattro Cavalieri dell’Apocalisse.

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Leone d’oro alla carriera 2009: a Lasseter e ai maestri d’animazione della Pixar

 La Biennale di Venezia ha reso noto che il Leone d’oro alla carriera della 66esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica sarà assegnato a John Lasseter e a tutti i registi della Disney-Pixar.

Per la prima volta nella storia di questo premio, non si omaggia solo una singola personalità ma un complesso di artisti: un riconoscimento di primissimo piano per un gruppo e un’azienda che oramai da anni spinge il cinema verso nuove frontiere tecniche ma anche narrative.
A ricevere il premio quindi sarà quindi Lasseter, che verrà accompagnato da collaboratori come Brad Bird, Pete Docter, Andrew Stanton e Lee Unkrich.

Marco Müller , promotore dell’iniziativa approvata poi dal CdA della Biennale, ha così commentato: “John Lasseter è il protagonista dell´animazione ‘occidentale’ contemporanea da sempre alla ricerca del punto di fuga dove l´avanguardia (artistica, tecnologica e formale) incontra il blockbuster. Autore di film magnifici Lasseter non ha solo contribuito in modo fondamentale a riposizionare il cinema d´animazione come una delle grandi forze espressive del nuovo millennio, ma è diventato uno dei simboli della tradizione preziosa, vitale e inventiva del grande cinema hollywoodiano”.

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